Dall’ufficio di protezione civile del comune di Barga ed in particolare dall’assessore Pietro Onesti arrivano anticipazioni circa un possibile calo delle temperature a cominciare dal 2 gennaio ed in particolare nei giorni attorno al 3 e 4 gennaio. Con il termometro destinato a scendere di qualche grado sotto lo zero. Sicuramente non dovrebbe trattarsi di temperature rigide come quelle che si registrarono nel febbraio 2018 con anche a Barga temperature fino a -10, così come era già successo anche nel 2009 dove il termometro era sceso anche oltre. Dovrebbe comunque arrivare un freddo assai intenso con temperature stimate attorno ai -5/-6 tra Barga e fondovalle e qualcosa sicuramente in meno in montagna, ma ne riparleremo semmai domani o il 2 gennaio..
Il freddo potrebbe durare almeno fino al 5, fermo restando che la previsione di oggi potrebbe essere anche smentita solo tra pochi giorni per il cambiare di correnti e venti, e quindi fate attenzione ai nostri aggiornamenti.
Quel che è certo è che è alle porte, sulla carta, l’arrivo di una discesa di aria fredda sull’est Italia con la possibilità di neve anche a bassa quota in Emilia e con la nostra zona invece risparmiata dai fiocchi di neve a causa della presenza di venti di Grecale, salvo sulle zone di crinale appenninico dove non sono escluse bufere di neve.
Come detto sul fondovalle solo freddo intenso, ma niente neve a causa dei venti di tramontana. Abbiamo ormai imparato, con l’esperienza, che con questo tipo di configurazione e questi venti l’aria è troppo secca per permettere alle precipitazioni di raggiungere il suolo.
Comunque sia, vista la possibilità di temperature più rigide, l’assessore Pietro Onesti rivolge alcuni consigli a tutta la popolazione; in particolare ai proprietari o agli abitanti nelle abitazioni i cui contatori dell’acqua sono particolarmente esposti al freddo. Se ci sono contatori all’esterno o tubature dell’acqua scoperte è buona regola isolarli con appositi materiali oppure avvolgendoli in panni di lana così da evitare eventuali congelamenti dell’acqua e quindi mancata erogazione, ma anche rottura del contatore o dei tubi. Stesso discorso dicasi anche per le fontane esistenti all’esterno delle abitazioni. E’ buona regola isolarle oppure aprire il rubinetto in modo che nelle ore più rigide fuoriesca appena un rivolo d’acqua. Può essere utile, ma sempre con la dovuta attenzione allo spreco di acqua, basta veramente un filo d’acqua dai rubinetti aperti.
Misure queste caldamente raccomandate comunque specialmente a chi già in passato ha avuto contatori o tubature ghiacciate.
Un altro consiglio per gli automobilisti con le auto a gasolio è invece quello di utilizzare, per evitare il congelamento del carburante, il cosiddetto gasolio invernale che però dalle nostre parti non si trova spesso. In alternativa si può utilizzare gli additivi antigelo.
Dunque, ricapitoliamo;
1) sarebbe necessario coibentare i contatori e le tubazioni esposte con materiali isolanti (lana di vetro, gomma piuma, ecc.);
2) in caso di temperature fortemente al di sotto dello zero, si consiglia di far fluire dal rubinetto più lontano dal contatore poche gocce d’acqua nelle ore notturne, durante le quali il consumo è assente, senza però lasciar scorrere una portata eccessiva di acqua per evitare consumi elevati;
3) se il contatore si è congelato, non bisogna riscaldarlo con fiamma viva e neppure le derivazioni, soprattutto se sono in plastica (semmai, usare un flusso di aria calda come quello emesso da un asciugacapelli);
4) se a causa del gelo il contatore si rompe, bisogna evitare di manomettere lo stesso o le tubazioni a monte. La prima cosa da fare è chiamare GAIA, che manderà il proprio personale specializzato per la riparazione.
Tag: ghiaccio, freddo, sotto zero
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