Un appello a far sentire sempre più forte la voce della Valle del Serchio contro il pirogassificatore che KME vuole realizzare a Fornaci ed un invito anche ai Ministeri di ambiente e sviluppo e al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ad ascoltare non tanto le ragioni dei numeri dati necessari a concedere la autorizzazione all’impianto; ma soprattutto la volontà della popolazione della Valle del Serchio; che questo impianto proprio non lo vuole.
Così il sindaco di Barga Marco Bonini con una nota inviata alla stampa per prendere intanto posizione nei riguardi delle recenti dichiarazioni del Governatore della Regione Enrico Rossi che ha sostenuto che se l’impianto, di cui è in corso la fase autorizzativa, rispetterà tutti i parametri richiesti, la Regione non avrà problemi a concedere il benestare all’avvio del progetto.
“Io non sono assolutamente d’accordo con quanto dichiara il presidente Rossi ovviamente. Questa non è una decisione che si può prendere basandosi solo su dei parametri, ma lo si deve fare ascoltando invece la volontà di un territorio intero. Un progetto come quello in discussione non può e non deve in alcun modo essere calato dall’alto, ma deve essere invece deciso con un territorio che vuole certo il rilancio dello stabilimento di Fornaci e la difesa dell’occupazioni e, ma chiede di percorrere strade e soluzioni diverse.
Proprio per questo – continua Bonini – abbiamo richiesto a Regione ed ai Ministeri competenti di organizzare un tavolo istituzionale per trovare soluzioni alternative pur sostenendo rilancio e occupazione.
Oggi più che mai – riflette Bonini – il ruolo della politica e delle istituzioni deve essere determinante in questa vicenda per mediare le posizioni, per evitare le contrapposizioni deleterie tra un territorio intero ed una fabbrica; territorio e fabbrica che invece possono procedere di pari passo ma studiando soluzioni condivise. In questo il ruolo di Regione e Ministeri deve essere e può essere fondamentale”
Bonini chiude il suo intervento con un appello rivolto invece anche alla popolazione della Valle del Serchio: ù
“Il Movimento La Libellula sta raccogliendo le firme da presentare alle autorità preposte, regione in primis, per dire no al progetto gassificatore; sono già tantissime le firme, ne sono state raccolte alcune migliaia ma si può fare di più per far sentire ancora più alto il dissenso del territorio verso il progetto così come è stato pensato. La raccolta delle firme avverrà fin verso il periodo di Befana ed invito quindi a firmare nel corso dei gazebi e delle iniziative che il Movimento La Libellula organizzerà sul territorio”
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