Un momento che rimarrà per sempre negli occhi e nel cuore degli oltre 200 tifosi viola presenti. Così la Festa Viola che si è svolta ieri sera alla Fattoria Il Poggio di Montecarlo, organizzata dal Viola Club Barga, nato nel 2015 e dal Viola Club Capannori, nato solo da pochi mesi, insieme ad AC Fiorentina ed all’Associazione di Coordinamento del Viola Club.
Ospiti dei due Viola Club, che mettono insieme oltre 600 tifosi della Fiorentina, una vera e propria parata di stelle della Viola: il difensore brasiliano ex Palmeiras Vitor Hugo, uno dei pilastri insostituibili della forte difesa, il difensore livornese Federico Ceccherini, le due centrocampiste della Fiorentina Womens, la viareggina doc Greta Adami e Alice Parisi accompagnate dalla team manager Tamara Gomboli; c’erano anche due vecchie glorie viola con lo scudetto cucito sul petto, quello conquistato dalla Fiorentina nel l’anno 1968-69: l’ex attaccante Luciano Chiarugi, protagonista di quello scudetto, siglando, l’11 maggio 1969, la rete della conquista matematica del campionato contro la Juventus e l’ex centrocampista anche lui al centro di quella vittoria storica: Claudio Merlo, trequartista delegato a mettere palloni filtranti per gli inserimenti di Luciano Chiarugi e Amarildo.
Gli applausi più forti sono arrivati però da tutti i tifosi per colui che rappresenta la bandiera, tutto lo spirito, l’essenza che sta dietro alla Fiorentina, l’ “Unico 10”, Giancarlo Antognoni , club manager della Fiorentina, ma per tutti un vero mito. Antognoni era accompagnato dal vice presidente della Fiorentina Gino Salica e dal responsabile dell’area comunicazione e relazioni esterne della Fiorentina Alessandro Ferrari.
Ad accogliere gli ospiti ed a fare gli onori di casa la presidente del Viola Club Barga Valeria Belloni ed il presidente del Viola Club Capannori Carlo Sbragia.
Per stessa ammissione di Salica ed Antognoni, ma anche dei giocatori che hanno “trasgredito” anche sui rigidi orari di rientro a casa per stare ancora un po’ con i tifosi di Capannori e Barga è stata una serata stellare; di quelle che dimostrano quanto cuore ci sia dietro la passione per la maglia viola.
“Un tifo come questo ti dà la carica – ha detto Gino salica – soprattutto in un momento difficile (con gli ultimi pareggi deludenti ndr). Ma vi posso assicurare che la squadra sta lavorando bene e si riprenderà”
Salica ha anche sottolineato il lavoro eccezionale di questi due viola club; presenti in una zona dove è invece preponderante la presenza di tifo per le squadre più titolate, a cominciare proprio dall’avversario storico della Juve.
E Salica ha avuto parole importanti anche sul nuovo stadio:
“Vi posso assicurare che lo stadio si farà, come si farà il centro sportivo. E’ difficile in Italia portare avanti l’iter burocratico, ma il progetto andrà in porto”.
Chiarugi ha ricordato l’anno dello scudetto e la passione rimasta per la Fiorentina e Merlo, romano di origine, ha scatenato gli appalusi quando ha affermato di sentirsi fiorentino dentro.
La serata è stata aperta dal brano del giovane rapper lucchese Alessio Ramacciotti, in arte Ramadon, presente alla serata come tifoso viola, dal titolo “O mio capitano”; un brano struggente dedicato al capitano della Fiorentina Davide Astori, dopo la sua improvvisa scomparsa nel marzo 2018. Canzone che su Youtube ha raccolto oltre 20 mila visualizzazioni e che, presente su tutte le piattaforme web a cominciare da iTunes, per un anno servirà per raccogliere fondi a favore dell’ospedale pediatrico Meyer.
Quella organizzata ieri sera a Montecarlo è stata peraltro la prima cena con i tifosi organizzata dalla Fiorentina dopo la morte del suo capitano. Aveva sospeso questa attività proprio dal marzo 2018 e così l’incontro con Barga e con Capannori è stato oltremodo significativo e sicuramente per tutti un nuovo momento per ricordare con commozione Davide Astori. Quella commozione letta ad esempio negli occhi di Vitor Hugo, a capo chino ad ascoltare le parole del brano di Alessio.
Altro momento significativo della serata ha visto protagonista Giancarlo Antognoni : a nome del Viola Club Capannori, ha consegnato all’associazione onlus Mirco Ungaretti un defibrillatore automatico che sarà installato a Capannori nei pressi delle scuole. L’associazione è nata nel nome di Mirco, un ragazzo di 33 anni scomparso improvvisamente per una aritmia cardiaca, una patologia simile a quella di Davide Astori; Il sodalizio si occupa ora a diffondere la conoscenza del primo soccorso nelle scuole. Il gesto del Viola Club Capannori è stato voluto in ricordo di un caro amico .
Antognoni ha sottolineato l’iniziativa insistendo sull’importanza di un defibrillatore, ricordando peraltro i momenti del suo terribile incidente di gioco.
Tra i vari momenti della serata anche la consegna a Giancarlo Antognoni di alcune foto risalenti ai primi anni ’80, ai tempi dei ritiri a Barga della Fiorentina prima di Carosi e poi di Picchio De Sisti, momenti ricordati con affetto dal Capitano. Le foto sono state consegnate dal tiofoso viola Enzo Simonini e dall’ex bomber del Barga Roberto Barbetti, che incontrò Antognoni nelle amichevoli di quegli anni a Barga
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