Un ordine del giorno per il no al pirogassificatore

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Anche la giunta di Barga ha approvato l’ordine del giorno che il sindaco di Barga Marco Bonini aveva inviato all’approvazione delle giunte delle due Unioni dei Comuni di Garfagnana e Media Valle. Nella prima l’ordine del giorno è stato approvato in questi giorni e sottoscritto, in quella della Media Valle il punto è stato rinviato a data da destinarsi; che poi persegue la linea che il Sindaco di Barga chiedeva di appoggiare e che è quella più volte ribadita dopo il 6 agosto scorso: ovvero, sì al piano di rilancio Kme ma non attraverso il pirogassificatore.

Ecco comunque il testo completo  dell’ordine del giorno.

 

“La giunta del Comune di Barga, alla luce del piano di sviluppo recentemente presentato da Kme, con l’approvazione del seguente documento:

  • Esprime piena soddisfazione per la volontà dall’azienda di investire sul territorio della Valle del Serchio, con l’intento di aumentare la produzione e i livelli occupazionali,  consentendo allo stabilimento produttivo di Fornaci di Barga di diventare fulcro della lavorazione del rame a livello europeo;

  • Dà piena disponibilità a collaborare a fianco  dei lavoratori e dell’azienda per raggiungere gli obiettivi di produzione e occupazione presentati;

  • Ritiene importante che l’azienda, attraverso una nuova piattaforma energetica, riesca a  ridurre i costi legati ai consumi energetici;

  • Esprime, al contempo, un giudizio negativo sull’ipotesi di raggiungimento di quanto sopradetto attraverso la realizzazione di un impianto di pirogassificazione o di gassificazione  che utilizzi pulper di cartiera od altro materiale di scarto, tenuto conto soprattutto delle caratteristiche geografiche, geomorfologiche, sanitarie e turistiche del territorio;

  • Auspica che KME, nella definizione del piano di rilancio industriale, tenga conto delle possibilità offerte dall’incentivazione pubblica per l’uso di fonti rinnovabili a costi calmierati, come già avvenuto con successo in diverse importanti aziende, anche della regione Toscana;

  • Invita l’azienda ad un tavolo tecnico/politico con le istituzioni locali e sovra comunali, al fine di trovare soluzioni alternative a quella proposta, atte a portare comunque ad una diminuzione dei costi energetici, al raggiungimento degli obiettivi di produzione e occupazione auspicati in concomitanza con l’abbattimento delle emissioni inquinanti”

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