Proprio una giornata speciale è stata quella celebratasi questo pomeriggio presso la Pieve di Santa Maria Assunta in Loppia dove la locale Pro Loco insieme alle sezioni di Barga dell’Istituto Storico Lucchese e dell’Unitre hanno dato vita ad un interessantissimo convegno su passato, presente e futuro di questo vero e proprio monumento della Valle dal titolo “La Pieve di Loppia madre delle nostre chiese”.
A guidare la folta platea degli intervenuti alla conoscenza di questo immenso patrimonio storico, artistico ed affettivo si sono susseguiti nella prima parte dei lavori gli interventi di Pier Giuliano Cecchi, Lucia Morelli, Alessandro Capannacci e Davide Marchetti moderati dalla direttrice dell’Istituto Storico Sara Moscardini.
Non doveva e non è stato però il classico convegno: la seconda parte dell’incontro era dedicato alle memorie personali ed ai profondi legami sentimentali che fanno della Pieve di Loppia un luogo del cuore per migliaia di valligiani in Italia come in giro per il mondo ed i tanti partecipanti non hanno tradito questa aspettativa non facendo mancare il loro contributo fatto di ricordi personali, proposte ed auspici.
Doveva essere una giornata del cuore pensata per sottolineare il valore storico e religioso di questo prezioso gioiello d’arte medievale ma anche un’occasione per riflettere e condividere progetti per la sua conservazione e valorizzazione ed anche da questo punto di vista l’obiettivo dei promotori dell’iniziativa è stato centrato: il convegno si è infatti concluso con la presentazione di una lettera aperta, una sorta di appello pubblico il cui testo troverete di seguito, rivolto in particolare alle istituzioni civili e religiose per la doverosa presa in carico della Pieve.
A tutti i fedeli e cittadini che hanno a cuore la Pieve di Santa Maria Assunta in Loppia
Alle istituzioni civile e religiose competenti
Cari tutti,
a voi ci rivolgiamo lanciando un nuovo accorato appello per mobilitare chiunque possa e voglia portare un proprio contributo di idee e risorse per assicurare l’attenzione che merita la nostra amata Pieve di Santa Maria Assunta in Loppia.
Edificio religioso dalla vita millenaria, è madre naturale delle chiese della Valle del Serchio, in epoca medievale legate ad essa per ragioni spirituali e storiche. Il suo primato, avvalorato dalla peculiare posizione lungo la Via del Volto Santo, ramo della Via Francigena oggi oggetto di una attenta operazione di recupero e valorizzazione come itinerario turistico, è incrementato come tutti ben sapete da un ricchissimo patrimonio artistico e architettonico frutto di secoli di storia e di fede.
Per anni il mantenimento e la cura di questo vero e proprio gioiello d’arte medievale della Valle – almeno dall’ultimo dopoguerra fino ad oggi – è stato affidato alle sole forze messe in campo dalla diocesi di Pisa, di pievani fortunatamente illuminati e capaci che si sono succeduti alla guida della nostra comunità parrocchiale ed alla buona volontà dei tanti fedeli innamorati di questo prezioso luogo di fede e cultura.
La Pieve di Loppia merita però molto di più; grazie all’impegno di tanti abbiamo la fortuna di poter parlare di un monumento che riesce ancora a far bellissima mostra di sé; non è quindi nostra intenzione trasformare questa lettera aperta nel “solito” appello dai toni esasperati se non apocalittici.
Con grande energia ed altrettanta fiducia intendiamo invece rivolgerci alle istituzioni preposte, partendo naturalmente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, affinché finalmente il “Sistema Paese” possa divenire protagonista di questo lavoro di mantenimento e valorizzazione della Pieve fino ad oggi affidato quasi esclusivamente alle forze ed al cuore delle nostre comunità religiose.
Chiediamo pertanto non solo un’adesione formale a tale appello ma un vostro contributo di idee e tempo in grado di permetterci di rendere più forte ed incisivo tale messaggio.
Vi ringraziamo fin da subito certi che ancora una volta la comunità religiosa e civile non farà mancare la propria solidarietà.
Loppia, 8 Settembre 2018Parrocchiani e fedeli innamorati ed impegnati per la nostra Pieve di Loppia
Ovviamente unanime è stata l’adesione a tale appello da parte dei più di cento partecipanti al convegno ai quali ci risulta si stiano aggiungendo già in queste prime ore molti altri cittadini. Sia per questo che per il prossimo fine settimana chiunque intenda sottoscrivere questa petizione lo potrà fare recandosi presso le casse della Sagra Polenta e Uccelli di Filecchio rivolgendosi ai volontari della Pro Loco di Santa Maria Assunta organizzatrice dell’evento e primo soggetto associativo che ha deciso di far propria questa iniziativa.
Per quanto ci riguarda anche il nostro Giornale intende sposare questo progetto impegnandosi fin da subito per mantenere alta l’attenzione su questo accorato appello attraverso puntuali aggiornamenti che forniremo sia sulle nostre edizioni in cartaceo ed online.
Tag: pieve di loppia, pieve romanica, Filecchio, Loppia, sagra della polenta
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