«Desidero formulare a tutte le studentesse, gli studenti, i Dirigenti Scolastici, i docenti e tutto il personale scolastico un sincero augurio per l’inizio di questo anno scolastico.
E’ un augurio non rituale, sincero, un augurio che parte dall’assunto che la scuola è sicuramente l’istituzione più importante della nostra società: per il suo ruolo formativo, per la sua capacità di creare una coscienza critica, per le sue caratteristiche di essere una sorta di “palestra” in cui è possibile formarsi, conoscere, capire il presente.
Questa funzione formativa è ancora più importante oggi, nel momento storico in cui viviamo, caratterizzato da una complessità non facile da comprendere e da leggere, una complessità che può essere affrontata e compresa non seguendo pericolose scorciatoie, ma solo con una coscienza critica che la scuola può dare.
La studentessa Malala, pakistana, Premio Nobel per la Pace nel 2014, ha detto che “i nostri libri e le nostre penne sono le armi più potenti”, ed è vero, è una frase che sintetizza magnificamente la potenza della scuola, dell’istruzione, nella crescita sociale, culturale ed anche economica di un Paese, perché laddove c’è formazione, laddove c’è ricerca, laddove si può studiare, la società, ma anche l’economia, fanno un salto di qualità.
Certamente, sta alle Istituzioni, dal Governo ai Comuni, passando per le Province e le Regioni,lavorare ed operare affinché la parola “Istruzione” non divenga un contenitore vuoto, svuotato di significato. Sta alle Istituzioni lavorare perché docenti e studenti vengano messi nelle migliori condizioni per esercitare il diritto allo studio, sancito dalla nostra Costituzione all’articolo 34; sta alle Istituzioni garantire edifici scolastici idonei, investire sull’istruzione, su nuovi corsi di studio, su attività formative che possano condurre i giovani dal mondo scolastico al mondo del lavoro.
E’ questo un vero e proprio investimento anche per una nazione come l’Italia che – oramai da anni – forma ed investe su studenti che poi, molto spesso, trovano sbocchi lavorativi all’estero: nuove generazioni formate in Italia che poi producono i loro frutti all’estero, un tema questo su cui la politica deve riflettere.
So, non lo nego, che nella nostra provincia vi sono situazioni non certo facili. Studenti e famiglie hanno il diritto anche di protestare per alcuni disagi a livello di sistemazioni scolastiche e qualità degli ambienti a disposizione; situazioni che – come Provincia – ben conosciamo ed a cui stiamo cercando di porre rimedio con determinazione come abbiamo dimostrato in questi giorni nella gestione delle emergenze.
Sono certamente momenti non facili anche per un’Istituzione – la Provincia – che pur dovendo far fronte ad importanti funzioni – tra cui appunto l’istruzione – si trova in una situazione non certo facile. Quindi l’invito che rivolgo alle forze politiche tutte e, in modo particolare, a quelle che oggi sono al governo del Paese e che hanno contribuito a dire no alla riforma costituzionale. Le Province non sono state abolite e pertanto necessitano di essere adeguatamente sostenute sul piano finanziario. Quindi – e mi rivolgo appunto alle forze politiche – non protestate, non fate propaganda o strumentalizzazione e lavorate affinché il governo intervenga concretamente.
Noi comunque non vogliamo fare scaricabarile e quotidianamente ci assumiamo le nostre responsabilità: l’art. 34 della Costituzione parla chiaro e sta alle Istituzioni tutte collaborare e cooperare per metterlo in pratica e renderlo effettivo.
Care studentesse, cari studenti, cari Dirigenti Scolastici, personale docente e non docente, Vi auguro di cuore un proficuo anno scolastico, Vi auguro che possiate crescere assieme ed auguro infine agli studenti un percorso che possa portarli ad essere cittadini attivi e consapevoli, aperti al mondo, ai cambiamenti vorticosi della nostra società».
Luca Poletti – Consigliere delegato all’istruzione della Provincia di Lucca
Lascia un commento