C’è Barga, al sesto posto, unico della provincia di Lucca, tra i deici borghi da vedere in Toscana secondo la speciale classifica di Vanity Fair.
In un articolo uscito online i 1° settembre, a firma di Devis Bellucci e corredato da bellissime foto, si riportano appunto i dieci borghi più belli della nostra regione e Barga davvero non sfigura insieme ad altre nove eccellenze del territorio toscano. Al primo posto Bagno Vignoni e poi Pienza, Montepulciano, Volterra, Sorano. Dopo viene la nostra Barga seguita da Monteriggioni, Pitigliano, Anghiari e Montalcino. Tutti borghi del centro sud della Toscana delle più blasonate crete senesi, di Val D’Orcia, Chianti, Valtiberina e più a sud ancora della splendida Maremma. Unico a fare la differenza a livello geografico, è proprio Barga che è stato scelto per esprimere il fascino diverso e a volte nascosto che si respira in mezzo alle nostre vallate.
Di Barga Bellucci scrive: “In quanto a onorificenze, questo borgo della Valle del Serchio sta di sicuro sul podio: è Bandiera Arancione del Touring Club, fa parte delle Cittaslow nonché del circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Barga, dominata dalla mole austera del duomo di San Cristoforo, sorge a ridosso dei monti della Garfagnana, una zona incontaminata e impervia. Per chi ama il turismo letterario: questo borgo è terra di adozione del poeta Giovanni Pascoli, sepolto in una piccola cappella accanto alla sua Villa, che si può visitare. Dentro Casa Pascoli, nella frazione di Castelvecchio a cui il Poeta dedicò i celebri Canti, tutto è rimasto come al momento della sua morte”.
Vanity Fair definisce questi borghi: “Dieci paesi di struggente bellezza, per un weekend alla scoperta di una delle regioni vinicole più belle del mondo”
Spiega anche i criteri della scelta avvenuta sulla valutazione di alcuni aspetti: “In primo luogo, la ricchezza artistica e architettonica del borgo, con un occhio di riguardo verso quelle realtà che l’amministrazione pubblica ha cercato di preservare. Abbiamo privilegiato nella scelta i borghi incontaminati da evidenti brutture architettoniche. Altri criteri non meno importanti nel guidare la scelta la bellezza della natura circostante, la posizione scenografica del borgo e l’aver mantenuto un’atmosfera autentica e viva, al di là di quegli artefatti a uso e consumo dei turisti. Tutto questo basta? No. Perché spesso ciò che fa la differenza è la magia che si respira in un luogo, frutto di quell’inspiegabile alchimia di colori, luci, suoni e suggestioni. Da qui nascono i ricordi e soprattutto quella nostalgia che, vestendo luoghi e tempi nel cuore, li rende davvero unici. Percepire quella magia, sta a ognuno di noi”
Tutto questo calza a pennello con Barga,, non vi pare?.
Tag: barga, toscana, borghi più belli d'italia, borghi, vanity fair
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