Ecco il comunicato scritto dal Gruppo Aquisto Siolidale della Garfagnana: “I membri di questo GAS, attivo dal 2011, cui mediamente corrispondono 25-30 famiglie che hanno scelto di rifornirsi di alimenti a km zero, preferibilmente biologici, esprimono forte preoccupazione verso questa nuova possibile fonte di inquinamento che avrebbe un’inevitabile e pesante ricaduta sull’intera nostra catena alimentare e ovviamente sulla salute di tutti. Ciò che è prioritario nella filosofia dei Gas, accanto all’aspetto etico che ruota intorno al cibo, è proprio la sua qualità. E quale qualità possiamo ricercare nei prodotti alimentari coltivati e allevati all’ombra di un pirogassificatore che smaltirà 100.000 tonnellate di pulper l’anno?
Chi sceglie la via del consumo critico come fanno i GAS stringe un forte legame con l’ambiente e con le tradizioni agricole e gastronomiche di un dato territorio, quindi non accetta sue deturpazioni e il venire meno di un approccio globalmente sostenibile verso di esso. Il GAS Garfagnana fa dunque proprie tutte le ragioni e le preoccupazioni già esternate nelle scorse settimane dai portatori di interesse nel settore agro-alimentare della Valle, ad esempio dall’associazione Castanicoltori della Garfagnana, dal Consorzio Garfagnana Produce e da Coldiretti. Un impianto industriale di tale portata, fra l’altro vicino ai terreni di alcuni dei fornitori dello stesso Gas, declasserebbe l’agricoltura e l’allevamento locali e dunque danneggerebbe quella filiera corta da essi generata dietro alla quale c’è un ben preciso e rilevante significato economico, paesaggistico e di manutenzione dei suoli che non andrebbe trascurato, ma anzi incoraggiato e sostenuto da tutti. Quanto meno non danneggiato in modo irreversibile. In un territorio come il nostro che, chiaramente, non ha una vocazione industriale, la salvaguardia e la valorizzazione delle produzioni agricole e zootecniche di qualità e dell’immenso patrimonio di biodiversità che ancora fortunatamente conserviamo dovrebbero essere prioritarie in ogni scelta politica.
Il GAS Garfagnana sarà pertanto attivo nella divulgazione del tema incenerimento e dei suoi rischi e darà la propria adesione alla manifestazione in fase di organizzazione contro il progetto di pirogassificazione la quale a breve dovrà vedere uniti tutti i cittadini e le associazioni a cui stanno a cuore l’ambiente e la qualità della vita nella Valle del Serchio”.
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