“Una vittoria per tutti gli agricoltori toscani e per l’ambiente”. Commenta così Francesco Miari Fulcis, presidente Confagricoltura Toscana, la decisione del TAR che ieri con un suo decreto ha rigettato il ricorso presentato dall’associazione Urca e che di fatto riattiva il piano regionale di controllo di femmine e piccoli di capriolo.
“Il danno all’agricoltura è stato comunque compiuto, abbiamo perso un mese fondamentale per il piano di controllo” aggiunge Miari Fulcis. Considerata infatti la sospensione dal 24 agosto all’11 settembre e che il termine del periodo di caccia è fine mese “Urca deve prendersi le sue responsabilità per i problemi che ha causato e sta causando alle aziende. Ciò che emerge da questa vicenda è che l’associazione Urca ha una visione non in linea con le indicazioni regionali e, in generale, con il settore agricolo toscano e pertanto non possiamo considerarla un interlocutore attendibile”
La decisione del Tar sblocca una situazione che poteva diventare molto seria. “Abbiamo rischiato di vanificare gli sforzi fatti per risolvere la questione. A lungo termine, ci sarebbero stati gravi danni per il settore agricolo oltre che per l’ecosistema – continua Miari Fulcis – La sovrappopolazione di caprioli è un problema che necessita di soluzioni adeguate, urgenti e continuative. Dobbiamo riportare un equilibrio nella densità di questi animali, per preservare la biodiversità e il paesaggio”
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