GALLICANO – Si è svolta ieri sera a Gallicano l’assemblea popolare indetta dal Movimento La Libellula per tenere alta l’attenzione attorno alla vicenda KME e pirogassificatore, ma soprattutto per passare ad una vera e propria fase di mobilitazione. In apertura dell’assemblea infatti l’annuncio di voler organizzare una grande manifestazione a Fornaci per far sentire la voce della cittadinanza.
La data scelta sarebbe quella del 6 ottobre in linea di massima, per una manifestazione annunciata pacifica e democratica, con il ritrovo presso la stazione ferroviaria del paese ed un corteo per arrivare davanti al vecchio ingresso della fabbrica in via della Repubblica e da qui concludere la manifestazione in piazza IV novembre. Fin da ieri sera l’invito alla partecipazione popolare più massiccia, da parte della Libellula: “E’ necessaria – hanno detto i suoi esponenti – una numerosa partecipazione perché solo così la manifestazione avrà la possibilità di dare la giusta scossa a tutte le realtà coinvolte”.
Durante la partecipata assemblea anche gli interventi, unici sindaci presenti a quanto risulta, del sindaco di Gallicano David Saisi e del sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini; il secondo aveva già da tempo annunciato il suo no al progetto pirogassificatore ed ha ribadito il suo impegno per il fronte del no; il primo lo ha fatto ieri sera chiaramente: “Siamo contrari per definizione al pirogassificatore – ha anche aggiunto il sindaco di Gallicano – parlando a nome del suo gruppo – crediamo che la politica debba intervenire per dire chiaramente che questo progetto, nella nostra valle, non si deve fare. Lasciamo le scelte istituzionali al sindaco di Barga, al quale riconosciamo la leadership sulla questione, ma sappiamo già che si sta muovendo con gli altri sindaci per redigere un documento condiviso da portare in regione”.
Tag: david saisi, la libellula, pirogassificatore, michele giannini
Antonio Degli Onofri
31 Agosto 2018 alle 11:32
Come leggo si continua a contestare il progetto della Kme ed e’ qui che non mi trovate in sintonia
perche’ come gia’ precisato in precedenza l’idea sarebbe giusta , e’ la tecnologia impiantistica
prevista che e’ sbagliata perche’ se il progetto prevedesse una tecnologia impiantistica che non
presentasse tutte quelle deficienze gia’ descritte in una mia precedente, il progetto porterebbe
sicuramente benefici non indifferenti a tutto il comprensorio ,benefici che non sto qui ad elencare
perche’ sono di molteplice natura, ma osservazioni che ho gia’ espresso alla Libellula la quale
ha detto di trovarsi concorde con le eccezioni da me sollevate.
Per cui ritengo che la strada piu’ idonea per raggiungere un punto d’intesa con la Kme sia quello
di comvincerla a cambiare le tecnologia su cui insistono con una che dimostri di essere piu’ ido-
nea a soddisfare ,sia le esigenze dell’azienda, sia le richieste della popolazione, scelta che dovrebbe essere condivisa con i rappresentanti del popolo, le amministrazioni interessate ed i
movimenti ambientalistici.
Continuare a contestare non serve a nessuno e non porta certamente beneficio alla zona.
Antonio Moroni
1 Settembre 2018 alle 5:03
Siamo tutti disposti a sostenere KME con un piano energetico che escluda qualunque forma di incenerimento e maggior inquinamento in valle…
Antonio Degli Onofri
2 Settembre 2018 alle 8:59
Quando si parla di forma di INCENERIMENTO e di INQUINAMENTO bisognerebbe capire
di cosa si parla.
Una forma di incenerimento e’ alche il bruciare legna nei camini e nelle stufe economiche o gli scarti delle potature che facciamo nei ns. orti e giardini.e che bruciamo.
Quando si parla di inquinamento bisognerebbe anche li’ capire a cosa ci vogliamo riferire
perche'(informatevi) bisognerebbe cominciare tutti a smettere di fumare o andare in auto
che sono due delle maggiori e potenziali forme di inquinamento atmosferico insieme a quelle prodotte dalla natura stessa.
Come ho detto e ripeto contestare tutto e tutti genericamente non e’ certamente il modo
migliore per risolvere situazioni come quella in oggetto.
Prima di tutto informiamoci bene, valutiamo le situazioni e le prospettive e diciamo delle
verita’ a chi ci ascolta e segue in modo che anche loro possano valutare e riflettere su cosa e quando e’ il caso di contestare a spada tratta r forse in questo modo si possono
raggiungere obbiettivi condivisibili da ambedue le parti: contestatore e contestato.
carlo moscardini
1 Settembre 2018 alle 14:52
La kme sta tenendo un comportamento assolutamente scorretto , non vuole il dialogo ma solo il profitto . Come disse il sindaco al consiglio straordinario ci sono altre soluzioni , magari meno vantaggiose economicamente ma compatibili con la produzione e la vita della valle . Inoltre dato che non sembrano esserci impianti simili che bruciano scarti di pulper come fa ad affermare che il suddetto impianto non inquina .
Antonio Degli Onofri
15 Settembre 2018 alle 8:43
Esistono tecnologie impiantistiche funzionanti che non solo sono piu’ vantaggiose economicamente,
ma anche ambientalmente sia come impatto paesaggistico, sia come emissioni i atmosfera.
Utilizzare scarti di produzione o rifiuti per la produzione di Energia, non solo rientra dell’indirizzo
dato dalla UE in merito all’economia circolare, ma ridurrebbe sicuramente la possibilita’ di soggetti di varia natura di utilizzare gli stessi per inquinare i terreni e preoccuparsi di questo e’ forse piu’ importante che stare a demonizzare sempre e comunque l’inquinamento dell’aria che comunque esiste ed esistera’ sempre perche’ la natura stessa ne e’ la maggiore responsabile insieme alla vita quotidiana dell’umanita’ intera.
Se andate su internet potete vedere che a Torino (lo dimostra un grafico) l’inquinamento atmosferico prodotto dai rifiuti vale l’1% del totale rilevato dalle centraline di controllo.
Detto questo, sono in sintonia sul considerare il “Pirogassificatore” una tecnologia gia’ di suo
inesatta nella denominazione e sicuramente non idonea al progetto Hme per vari motivi, pero’
il mio consiglio e’ quello di valutare aspetti piu’ preoccupanti di quelli fino ad oggi contestati.