Si aprirà mercoledì 11 luglio con una anteprima con il reporter di guerra del Tg1 Rai Pino Scaccia, l’undicesima edizione del festival letterario “Tralerighe di Barga”. Giovedì 12 luglio sarà la volta di Antonio Caprarica, il corrispondente della Rai da Londra e Parigi. L’evento vedrà poi la partecipazione venerdì 13 del giornalista Edoardo Montolli con il suo ultimo libro scoop sui diari di Falcone; domenica 15 dell’editorialista del Corriere della Sera Massimo Nava, e infine di Olivo Ghilarducci che chiuderà lunedì 16.
Sabato 14 luglio, dopo il grande successo dell’edizione 2017 si terrà lo Slam Poetry curato dall’Ass. La Masnada che ogni anno organizza il Festivaletteratura di Calabria.
Il festival Tralerighe è stato creato nel 2008 da Andrea Giannasi e Maurizio Poli e si anima a luglio durante le storiche “Piazzette” di Barga. Nel centro storico si tengono presentazioni di libri e incontri con autori. Tutto patrocinato e sostenuto dall’amministrazione comunale di Barga con la collaborazione della Biblioteca comunale, della ProLoco, del Premio Pascoli, Unitre e Tralerighe libri editore.
Tra gli ospiti che sono saliti sul palco nelle undici edizioni si ricordano Beppe Severgnini, Maurizio De Giovanni, David Riondino, Lirio Abbate, Fabio Genovesi, Massimo Polidoro, Giuliana Sgrena, Bruno Gambarotta, Giampaolo Simi, Pino Scaccia, Vera Gheno, Alberto Lori, Claudio Sabelli Fioretti, Gigi Moncalvo, Carlo A. Martigli, Beppino Englaro, Rosario Priore, Antonello Caporale, Paolo Guzzanti, Aurelio Picca, Nadia Francalacci, Vincenzo Pardini, Normanna Albertini, David Baldacci.
La manifestazione si tiene quest’0anno presso la Galleria Belcanto in Barga in piazza Angelio.
Il programma dell’edizione 2018:
Mercoledì 11 luglio
Anteprima: aspettando il Tralerighe
VOCI E OMBRE DAL DON di Pino Scaccia (Tralerighe).
Alle 21 Voci e ombre dal Don. Andrea Giannasi presenta l’ultimo libro di Pino Scaccia già corrispondente di guerra del Tg1 Rai (Tralerighe libri).
A distanza di più di 70 anni dalla tragedia dell’Armata italiana in Russia sono ancora migliaia in tutta Italia i discendenti dei quasi 85.000 dispersi in Unione Sovietica, che cercano notizie e una tomba sulla quale portare un giorno un fiore. Dialogano con l’autore Anna Raviglione autrice del libro “Sopravvissuto a Mauthausen” e Roberto Andreuccetti curatore de “I diari dell’Armir” di Elio Carli e Giovanni Grandi.
Durante la serata ci sarà spazio per parlare della pubblicazione curata da Laura Badiali dedicata al trentennale dalla fondazione del Gruppo Alpini di Gallicano in Garfagnana.
Presente, oltre al presidente della sezione dell’Associazione Nazionale Alpini Lucca-Pisa-Livorno Domenico Bertolini, anche il presidente del gruppo di Gallicano Rimo Marroni. L’opuscolo, edito da Garfagnana editrice, intende ricordare il momento della fondazione del Gruppo, i presidenti e le attività svolte.
PINO SCACCIA è stato uno degli inviati storici del Tg1 Rai. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi trent’anni: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq (dove è stato l’ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni) fino alla rivolta in Libia. Ha realizzato numerosi reportage in tutto il mondo, emergendo per alcuni “colpi” giornalistici: è stato il primo reporter occidentale ad entrare nella centrale di Černobyl dopo il disastro, a scoprire per primo i resti di Che Guevara in Bolivia e a mostrare le immagini fino a quel momento segrete dell’Area 51 nel deserto del Nevada. Si è occupato inoltre di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona oltre a terremoti e disastri naturali. Ha vinto, fra gli altri, il premio cronista dell’anno per lo scoop su Farouk Kassam, il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi e il premio Paolo Borsellino. È stato docente del master di giornalismo radiotelevisivo all’Università Lumsa di Roma.
Il programma dell’edizione 2018:
Giovedì 12 luglio
ROYAL BABY Vite magnifiche e viziate degli eredi al trono di Antonio Caprarica (Sperling & Kupfer).
LE LORO PICCOLE MAESTA’ – SOTTOPOSTE AL CRUDELE VAGLIO DEI MEDIA – QUALE PREZZO PAGANO PER UNA VITA DA FIABA?
Che cosa significa per un bambino essere l’erede al trono? All’apparenza, poter godere di privilegi inarrivabili, in realtà, anche il doversi sottoporre a modelli di comportamento che sembrano studiati apposta per creare dei disadattati in lotta con il proprio destino. Ne sa qualcosa Carlo d’Inghilterra, al quale il libro dedica un vivace e accurato ritratto: a tre anni ha già imparato a fare l’inchino alla bisnonna, la regina Mary, e a quattordici subisce in un collegio gelido e isolato una disciplina da caserma e le umiliazioni dei bulli. E se oggi i suoi figli e i suoi nipoti sono trattati con minor severità, l’attenzione ossessiva dei mass media rende la loro esistenza piuttosto scomoda. Avanti e indietro nel tempo, infilandosi nelle residenze reali di tutta Europa, Antonio Caprarica registra gli aspetti più significativi e curiosi di molte infanzie dorate e complessate. La stanza dei bambini diventa un insolito punto di osservazione per indagare, attraverso le storie di diversi, famosi eredi – la regina Vittoria, Carlo e William d’Inghilterra, Vittorio Emanuele III di Savoia, Filippo di Spagna, Harald di Norvegia e altri ancora, il senso attuale di una istituzione che affida le sorti delle nazioni a una lotteria genetica.
ANTONIO CAPRARICA ha accumulato la sua vasta esperienza internazionale in trent’anni di reportage televisivi dall’estero: per la Rai è stato prima inviato di guerra in Afghanistan e Iraq, poi corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi e Londra. Ha lavorato anche nella carta stampata, come commentatore politico dell’Unità e di Epoca e condirettore di Paese Sera, e in radio, come direttore dei Giornali radio Rai e RadioUno. Per la sua attività ha ricevuto i più prestigiosi premi di giornalismo. E’ autore di romanzi, racconti di viaggio e saggi. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati da Sperling & Kupfer, La ragazza dei passi perduti, Dio ci salvi dagli inglesi …o no?!, C’era una volta in Italia, Il romanzo dei Windsor, Il romanzo di Londra, Intramontabile Elisabetta e L’ultima estate di Diana.
Venerdì 13 luglio
I DIARI DI FALCONE Le verità nascoste nelle agende elettroniche del giudice di Edoardo Montolli (Chiarelettere)
Dalle agende elettroniche di Giovanni Falcone, nuovi inquietanti misteri sulla strage di Capaci. Negli ultimi sei mesi il giudice annotò tutti i suoi impegni su due databank.
Ma troppe cose non tornano. Con un’intervista inedita all’avvocato Salvatore Petronio che difese Salvatore Biondino, l’uomo considerato il trait d’union tra Riina e il commando.
Le agende di Giovanni Falcone entrarono e uscirono velocemente nella vicenda della strage di Capaci. A distanza di molti anni, dopo processi, depistaggi, falsi testimoni, morti sospette, e diversi interrogativi irrisolti, questo libro recupera materiali rivelatori che sono stati trascurati nelle inchieste della magistratura e che invece aiutano a capire che cosa è successo quel 23 maggio 1992. E perché.
Le agende personali fanno paura: quella di Borsellino è scomparsa e quelle di Falcone, esaminate dai periti Gioacchino Genchi e Luciano Petrini (morto troppo presto), nonostante strane interruzioni, pongono domande decisive: sugli incontri del giudice con funzionari russi per indagare sui finanziamenti clandestini del Pcus; su come sia stato possibile che la mafi a sapesse il giorno e la data del suo viaggio a Palermo; sul suo misterioso viaggio a Washington; su dove sia stato tra il 28 aprile e il primo maggio prima dell’attentato; e molte altre ancora.
In questa meticolosa inchiesta, l’autore mette in relazione fatti, testimonianze, appunti personali, e traccia un quadro inedito che apre nuovi scenari sulla morte del giudice, dimostrando come essa vada inserita all’interno di una più generale strategia di destabilizzazione che ha interessato il nostro paese alla fine della Prima repubblica.
EDOARDO MONTOLLI è autore di diversi libri inchiesta. Due li ha dedicati alla strage di Erba: Il grande abbaglio (con Felice Manti, Aliberti 2008) e L’enigma di Erba (Rcs Periodici 2010). Ne Il caso Genchi (Aliberti 2009) ha raccontato i retroscena di numerose vicende politiche e giudiziarie degli ultimi trent’anni. Scrive di crimini per vari giornali e di attualità per il settimanale “Oggi”. Ha pubblicato i thriller Il boia (Hobby & Work 2005), La ferocia del coniglio (Hobby & Work 2007) e L’illusionista (Aliberti 2010).
Il suo sito è www.frontedelblog.it
Sabato 14 luglio
SLAM POETRY
Curato dell’Ass. La Masnada, curatrice del Festivaletteratura di Calabria, si terrà a partire dalle 21 una sfida tra poeti.
Curano l’evento Gianluca Pitari e Carmine Torchia.
Evento in collaborazione con Premio di Poesia “Giovanni Pascoli – L’ora di Barga”, Unitre Barga, Ass. Cento Lumi.
Domenica 15 luglio
IL BOSS È IMMORTALE di Massimo Nava (Mondadori)
Dopo le indagini sul traffico di opere d’arte, il commissario Bernard Bastiani è stato promosso all’Interpol, sezione Tutela internazionale del patrimonio artistico. Verrà chiamato a Napoli per collaborare alle indagini su un furto misterioso. Dalla Cappella dei Principi di Sansevero, dove è custodito il famoso Cristo Velato, è stato sottratto un feto che si trovava all’interno di un’opera artistica, un corpo di donna perfettamente ricostruito con arti, viscere e vene, realizzata dall’antenato del Principe di Sansevero, un esorcista massone che aveva condotto studi ed esperimenti nella convinzione di poter conquistare l’immortalità. Una seconda fantomatica opera riguarda un corpo che si leva al cielo uscendo da una tomba.
Da questa vicenda carica di mistero prende le mosse un thriller anomalo, pieno di colpi di scena e risvolti sorprendenti, che portano il commissario Bastiani nei meandri di una città assediata dalla camorra, decadente e tenebrosa. Si scoprirà che il furto nella Cappella Sansevero è collegato al rapimento della figlia del principe, che avviene nelle prime pagine del romanzo. Ma qual è il prezzo del riscatto?
MASSIMO NAVA è editorialista del “Corriere della Sera” da Parigi, dopo essere stato inviato speciale e corrispondente di guerra. Ha pubblicato Germania, Germania (Mondadori 1990) sulla caduta del Muro di Berlino, Carovane d’Europa (Rizzoli 1992), Kosovo: c’ero anch’io (Rizzoli 1999), Milosevic: la tragedia di un popolo (Rizzoli 2000), Imputato Milosevic (Fazi 2002), Vittime: storie di guerra sul fronte della pace (Fazi 2005), Sarkozy l’uomo di ferro (Einaudi 2007).
Nel 2009 ha pubblicato il romanzo La gloria è il sole dei morti (Ponte alle Grazie). Nel 2010, per Rizzoli, Il garibaldino che fece il “Corriere della Sera”, sulla vita di Eugenio Torelli Viollier, fondatore del “Corriere”. Nel 2014 è uscito per Mondadori Infinito amore. La passione segreta di Napoleone, nel 2016 Il mercante di quadri scomparsi.
Lunedì 16 luglio
LE BRACCIA AL COLLO di Olivo Ghilarducci (Pacini Fazzi)
Non un libro politico, ma certamente ricco di politica, di idee e soprattutto di desideri, sogni, ambizioni e sentimenti del giovane Franco, universitario lucchese che studia a Roma dove incontra la contestazione, le istanze di cambiamento e la tenacia di un movimento che vuole cambiare la società, discutendola alla base, per far emergere idee e morali nuove. Uno spaccato di vita che Franco condivide con tutta una generazione che in quegli anni ha dato un grande impulso di rinnovamento alla società: politica quindi sentita come impegno irruento a cambiare il paese, ma che lascia spazio anche al sentimento, anche questo vissuto con intensità nuova e consapevole; amore che intende costruire e condividere ideali e aspirazioni.
OLIVO GHILARDUCCI laureato in scienze statistiche e demografiche, è docente universitario presso la facoltà di economia e commercio di Pisa.
Dal 1975 al 1995 è stato assessore all’urbanistica e poi sindaco al Comune di Capannori, è stato assessore alle attività produttive, scuola e formazione professionale alla Provincia di Lucca, presidente dell’Associazione intercomunale di Lucca. Per due anni è stato segretario provinciale della DC. Ha avviato, presso la Camera di commercio di Lucca, l’osservatorio sulle nuove imprese. È stato socio fondatore del Centro servizi lucense e del Consorzio nazionale Qualita. È socio della fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Tag: festival, tra le righe di barga, libri, Pino scaccia, antonio capranica, edoardo montolli, olivo ghilarducci
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