La Libellula, il movimento ambientalista che si oppone all’ipotesi di un pirogassificatore a Fornaci, si è recato a Firenze per incontrare il Presidente della Commissione Ambiente della Regione, Stefano Baccelli per porre alla sua attenzione i problemi sanitari della Valle del Serchio. L’incontro è avvenuto il 6 giugno scorso ed alla fine sono state ribadite, da parte del Movimento anche alcune recriminazioni nei con fronti delle amministrazioni pubbliche responsabili di mancata tutela della salute nella Valle del Serchio nel corso di questi anni. Ecco il comunicato del Movimento:
“Prescindendo dal fantomatico progetto dell’inceneritore KME a Fornaci di Barga, il Movimento si è dimostrato seriamente preoccupato per lo stato di compromissione della salute dei cittadini della Valle, avvertito ormai da tutta la popolazione – scrive La Libellula – che è toccata da vicino da morti in molti casi premature e da malattie tumorali, cardiovascolari, neurologiche a carattere autoimmune e di ogni genere. Preoccupazione confermata dai dati scientifici dello studio epidemiologico del Prof. Biggeri che ha esaminato la condizione sanitaria della Valle del Serchio nel periodo 1971–2006; tale studio ha dimostrato che il numero di ricoveri e di mortalità per malattie correlabili all’inquinamento ambientale in Valle del Serchio nel periodo di riferimento è stato superiore alla media regionale.
Alla luce di questa situazione, considerato che a questi dati allarmanti non hanno fatto seguito le doverose quanto necessarie politiche di risanamento a tutela della salute e dell’ambiente, la Libellula ha fermamente rivolto due richieste concrete al Presidente Baccelli, messe agli atti: un monitoraggio costante dell’aria nel comune di Barga, necessario come riferimento per l’osservanza degli obblighi normativi sui piani di risanamento ed una caratterizzazione di aria, acqua e suolo per la ricerca delle cause ambientali di tale condizione sanitaria.
La Libellula ha concluso l’incontro ribadendo la responsabilità delle amministrazioni pubbliche nella tutela della salute dei cittadini, e il diritto di questi ultimi di fare chiarezza sulle cause della compromissione della propria salute”.
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