Questa riorganizzazione postale con il recapito a giorni alterni in Media Valle e Garfagnana proprio non convince. Lo pensano in diversi, a cominciare da tanti cittadini infuriati per i ritardi nella consegna di bollette scadute, di posta che non arriva, di ritardi nella consegna a volte anche di più di una settimana, a volte anche due. Lo pensano anche i sindacati e lo pensano anche i rappresentanti delle istituzioni.
A Barga c’è la zona della montagna , ma anche il centro storico e zona Ospedale che fa registrare la situazione più critica con diversa gente infuriata.
Che i problemi non manchino lo conferma anche il primo cittadino di Barga, Marco Bonini: “Si va ben oltre la consegna un giorno sì ed uno no, qui passano anche quindici giorni in alcuni casi – dice il sindaco – Come unione dei comuni avevano sollecitato un incontro alla direzione di Poste che però preferisce affrontare il problema comune per comune. Per questo speriamo presto di parlare come zona di Barga a Poste, fermo restando che non siamo disponibili ad accettare che ci siano ancora i disservizi che abbiamo raccolto tra la gente, con gravi ritardi anche nella consegna di bollette e fatture ormai scadute”
Ma le zone in crisi sono ovunque non solo a Barga : “Non è vero che la posta arriva a giorni alterni come era stato assicurato – dice anche il referente della Lega per la Valle del Serchio Simone Simonini, che più volte è intervenuto sul problema – perché a volte il postino viene atteso anche per più di una settimana. Tra le aree in crisi alcune zone di Pescaglia, di Molazzana, ma anche di Fosciandora ed in generale le zone di montagna, quelle più periferiche e difficili da raggiungere. Ma mi risultano disagi anche a Gallicano ed a Fornaci e dintorni. Ho letto proprio oggi un post di un cittadini di Filecchio, nel comune di Barga, che si lamentava dell’arrivo delle bollette già scadute”.
Il problema sta a volte nella presenza di portalettere con contratto in scadenza che non conoscono aree troppo vaste e difficili da raggiungere, ma ci si può mettere anche la malattia, l’infortunio, le ferie del portalettere a complicare la consegna con il rischio che la posta si accumuli e che non ci si faccia a consegnare tutto.
“Al CPD del Borgo che smista tutta la zona della Media Valle del Serchio, compreso Molazzana, Pescaglia e Fabbriche di Vergemoli, non è che manca il personale – ci dice Marco Tortelli sindacalista della FLP Cisl – Ci sono addirittura quattro unità in più, ma se ci sono malattie, infortuni, ferie possono nascere i problemi.
Il tutto si inserisce in una organizzazione molto farraginosa, complicata che mette in crisi anche i portalettere che spesso materialmente non ce la fanno a consegnare tutto. Bisogna però anche noi fare la nostra parte per evitare di favorire disservizi: viviamo in una realtà dove spesso non ci sono cassette postali fuori dalle case, dove non ci sono i numeri sui campanelli. E’ necessario che anche la popolazione faccia in tal senso la sua parte per “farsi trovare”, ma certo il problema non è solo questo.
La Media valle e la Garfagnana sono messe in ginocchio con questa soluzione che magari può andare bene in altre zone, ma qui deve fare i conti con territori non facili da raggiungere; qui è tutto più complicato rispetto ad esempio a zone di città – dice ancora Marco Tortelli, – questa organizzazione da noi non funziona; punto e basta; bisogna trovare soluzioni diverse. Urge adesso rivedere il servizio per non penalizzare ulteriormente questo territorio”
“Era un disastro annunciato – dice ancora Simone Simonini della Lega – ed è indubbiamente un problema di cattiva organizzazione che va risolto soprattutto con il garantire per ogni zona la presenza stabile di un postino che possa conoscere tutta l’area di recapito in modo più approfondito; anche i nostri amministratori hanno sottovalutato il problema. Si sono attivati in modo encomiabile quando c’è stato da scongiurare la chiusura degli uffici postali, ma sul recapito a giorni alterni la posizione è stata fin troppo morbida.”
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