Primo maggio a Fornaci, record di presenze e flash-mob contro il pirogassificatore

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BARGA – Oltre cento espositori alla tradizionale fiera in programma a Fornaci. Durante la cerimonia di apertura della giornata c’è stata una manifestazione di protesta del comitato “La Libellula” contro il progetto del pirogassificatore alla Kme.

l di là di una giornata non propriamente baciata dal sole questo martedì 1° Maggio, la manifestazione Primo Maggio a Fornaci alla fine della giornata chiuderà i battenti con un bilancio che è stato comunque estremamente positivo. Tempo di oggi permettendo sarà stato comunque un successo, con la grande partecipazione di pubblico già nel giorno inaugurale di domenica 29 aprile e con tanta gente venuta a Fornaci anche questa mattina. Un bilancio positivo anche nel numero dei visitatori che come ha voluto sottolineare il presidente del Comitato 1° Maggio durante i saluti ufficiali di stamani, hanno raggiunto il numero massimo riempiendo tutti gli spazi e superando le cento unità abbondantemente.

Stamattina, come tutti gli anni, si è svolta la cerimonia inaugurale che da tradizione si tiene per il 1°Maggio. Tra i presenti tante autorità a cominciare dal senatore Andrea Marcucci, l’assessore regionale Marco Remaschi, il presidente della Provincia, Luca Menesini, ed il sindaco di Barga, Marco Bonini a fare gli onori di casa; che hanno sottolineato insieme al presidente del comitato 1° Maggio Nicola Barsotti, non solo l’impegno che sta dietro all’organizzazione di un evento di questa portata, ma anche la riflessione ed il significato che sta dietro ad una festa fatta di gente che lavora e che propone il proprio lavoro, nel giorno della festa del Lavoro e dei lavoratori.

E’ stato un momento di riflessione legato in particolare anche alle vicende che stanno a cuore a Fornaci, il futuro di KME con ancora la questione aperta dei lavoratori in esubero con gli ammortizzatori sociali che scadranno in settembre e la questione ipotesi pirogassificatore che a Fornaci tiene banco ormai da mesi, osteggiata tra gli altri dal Movimento La Libellula che nel corso della cerimonia inaugurale, prima del taglio del nastro e durante i saluti, ha organizzato un flash-mob silenzioso con striscioni, cartelli e mascherine per ribadire il no secco a questo eventuale progetto.

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