L’obiettivo per il prossimo campionato? La salvezza prima possibile e poi soprattutto, divertirsi. Parola di Gerd Wurach, riconfermato da pochi giorni come mister del Fornaci, dopo l’impresa compiuta poche settimane fa con la vittoria della finale play-off contro il Borgo a Mozzano e la conquista della promozione in Seconda Categoria di Flavio Toni, presidente rossoblù e di Sergio Cecchini, direttore sportivo ed anima della storia di questa squadra da sempre.
Visti i precedenti però, visto come solo un anno fa il Fornaci si approntava ad iniziare il campionato di Terza Categoria, c’è da sperare che la salvezza sia solo il minimo di un cammino ben più importante.
Quella del Fornaci è stata, come l’ha definita il nostro collaboratore Romano Verzani, la favola bella: una formazione nata come brutto anatroccolo e diventata splendido principe nel corso del campionato avvincente, macchiato solo da un calo di tensione nella parte finale che ha portato anche al subentro di Wurach sulla panchina, chiamato soprattutto a dare una scossa ad una formazione che aveva dimostrato già ampiamente, a quel punto, di poter fare il salto di qualità.
Eppure ai primi di luglio 2017 nella rosa del Fornaci c’erano al massimo due giocatori sicuri (per la cronaca Toni e Sartini), dopo l’abbandono dei ragazzi della Juniores su cui si era puntato. Le prospettive allora erano davvero nere, e qualcuno aveva anche temuto che la squadra non potesse essere iscritta al campionato, ma pian, piano qualcosa è cambiato ed i giocatori sono cominciati ad arrivare, dimostrandosi peraltro tutti elementi fondamentali per il cammino poi intrapreso.
“E’ stata fortuna ed anche una serie di circostanze favorevoli che hanno portato a piazzare colpi importanti ed a mettere in rosa ,soprese inattese – ci dicono Flavio Toni, Sergio Cecchini, il vice Riccardo Capovani – L’arrivo del Mister Claudio Sorini ci ha permesso di far arrivare a Fornaci tre o quattro elementi validi, alcuni si sono portati dietro altri compagni e poi un vero colpo di genio è stato l’aver scovato proprio a due passi da casa nostra, al Mulin della Luna, che ospita i rifugiati inviati dalla Prefettura, una pedina fondamentale come il centravanti Jonathan Bitep che è stato fondamentale per il cammino fatto. Al seguito dell’ arrivo dell’ex serie A, Taccola è arrivato, inatteso, il libico Abu Kheit; senza dubbio, il più talentuoso dei giocatori del Fornaci.
Alla fine ci siamo trovati con tanti giocatori di spessore come ad esempio anche Hartmann e Taccola e così dopo un luglio da pianto, ci siamo resi conto che dalle ceneri del niente poteva venire fuori un Fornaci interessante ed anche competitivo. Certo all’inizio nessuno si aspettava che saremmo arrivati alla Seconda Categoria. Che avremmo potuto misurarci e superare squadre che, all’inizio avevano ben altre aspettative, ed erano preparate proprio per il salto di categoria. Poi, subito dalle gare di Coppa Toscana, ci siamo resi conto che il materiale era quello giusto…”
“A metà stagione – racconta Sergio Cecchini – c’è stata una flessione; si rischiava di perdere il treno play-off che però era rimasto a due passi, e così si è deciso per l’esonero di Sorini e per il subentro di Gerd con il quale si puntava soprattutto a dare una scossa ai ragazzi. Anche in questo caso le nostre previsioni erano quelle giuste: nelle otto partite mancanti Wurach ed i suoi ragazzi hanno messo insieme una sconfitta, un pareggio e poi sette vittorie, hanno concluso il campionato a 53 punti perdendo alla fine il secondo posto, ma poi hanno vinto la finale playoff battendo il Borgo a Mozzano”
“L’arma segreta per il nostro successo? La vedi quella stanza con le fotografie delle squadre più forti nella storia del Fornaci? – ci dice il mister Wurach – Ecco, noi volevamo che la nostra foto andasse a finire proprio lì, insieme alle squadre vincenti. Io l’ho sempre voluto ed ai ragazzi l’ho ripetuto dall’inizio alla fine…”
Così dopo due anni il Fornaci lascia il purgatorio della Terza e ritorna in un campionato dove riprenderà il derby con il Barga ed una sfida che è sempre avvincente in questi stadi. Ed il cammino per preparare la prossima sfida in un campionato più difficile è iniziato
Ora c’è da pensare al prossimo campionato dove si riparte con qualche certezza e qualche posto da riempire.
“Il primo tassello – ci dice Flavio Toni – è stata la riconferma di Wurach e ora dobbiamo lavorare per costruire intanto la salvezza, il prima possibile.
“Certo è che c’è da lavorare di nuovo molto ad allestire la squadra – continua Cecchini e gli fa eco Wurach – Non saranno dei nostri tanti giocatori di quest’anno, chi per problemi di lavoro, chi perché la domenica non può giocare (in seconda si gioca la domenica e non il sabato come in terza). Non ci saranno Taccola e forse Hartmann, Ancora non abbiamo certezza della riconferma di Bitep ed Abu Kheit, come pure di Polpetta, ma siamo fiduciosi. Intanto si riparte da Toni, Sartini e Cheloni. E siamo contenti poi che in queste settimane abbia fatto il suo ritorno in società un valido supporto come quello di Nicola Biondi che ci darà una grande mano, ne siamo certi.”
“Insomma faremo come al solito il nostro meglio per trovarci pronti alla nuova avventura” conclude il presidente Flavio Toni.
Di certo l’entusiasmo non manca. Lo abbiamo letto negli occhi ed anche nella soddisfazione per il traguardo vinto di questa dirigenza che ci ha accolto allo stadio Orlando sventolando i colori rossoblù. Consapevoli che da queste parti, e lo dimostra la storia di un anno fa, non ci si perde mai d’animo e si guarda avanti con ottimismo. Lo spirito giusto insomma.
Il caso ha voluto che la promozione del Fornaci abbia coinciso con i 90 anni della fondazione rosso-blu (1928). Non ci saranno grossi festeggiamenti, almeno per quello che si sa, in una comunità, vale Fornaci come per tutti i nostri paesi, dove la “Sportiva”, la squadra di calcio, da decenni non è più al centro della vita cittadina come era un tempo. Facciamo noi (per quello che vale) un complimento ed un augurio di lunga vita all’USD Fornaci, nella speranza che di questa impresa e dell’anniversario importante si accorga anche la nostra amministrazione comunale.. E comunque sia, se la storia calcistica, un giorno dovrà finire che avvenga a testa alta, con decoro e dignità, come questa società ed i suoi ragazzi in questi anni hanno affrontato la Terza Categoria.
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