Nel magazzino del Capitano ci sono latte di vernice e pennelli.
Nicoletta inizia a dipingere sulle pareti, con rabbia e grande ispirazione, sfogando tutte le sue ansie, come colta da una forza liberatrice. Non si accorge neanche di Pierre quando entra con andatura decisa, intenzionato a farle una scenata.
Pierre fa per aprire bocca, quando si arresta difronte al vigore con cui Nicoletta dipinge. E’ colpito dal suo stile fresco e originale, quelle linee sembrano una dichiarazione, un pianto, un urlo che ricompone l’animo. Figure squadrate di mille colori. Dopo qualche istante si riprende e la chiama ad alta voce.
Nicoletta conferma la versione del giornale e confessa di aver nascosto il diamante a casa sua, nella stanza dei vini, un posto sicuro, dove nessuno lo cercherebbe, in attesa che le acque si calmino. E quando Pierre insinua che la conoscenza dei vini fosse tutta una messa in scena per ottenere la sua fiducia, Nicoletta gli risponde di non aver pianificato niente e che più semplicemente è al corrente delle quotazioni per via di un furto ai danni di un collezionista, che gli aveva fruttato piuttosto bene. Riguardo al palato, ripete che se l’era fatto a Parigi, grazie allo zio Arsenio, un amante del bello.
Ma dove, esattamente, fosse nascosto il diamante, questo Nicoletta non glielo dice: “Sono sicura, che con la tua conoscenza delle etichette, lo troverai al primo sguardo!”.
“Sono sicuro che Arsenio Lupin lo troverebbe prima di me!”, risponde lui tra l’arrabbiato e l’ironico. Svelato il mistero, trovata la verità, finalmente Pierre riconquista l’imperturbabilità. Si sente meno spaesato e più determinato.
Si precipita a casa ed entra nella stanza dei vini, sposta le prime bottiglie e si sofferma su una senza capsula. La pietra disegnata sull’etichetta si intravede. “Silex! Vuoi vedere che…il silicio, il carbonio”. Bingo! Pierre trova il piccolo pacchetto. Lo apre: il diamante brilla. Poi lo ripone scuotendo la testa. Si rende conto che sta nascondendo la refurtiva e la ricercata!
La flemma di Pierre viene messa a dura prova. Poteva essersi sbagliato tanto riguardo a quella donna? A ogni modo decide di tenere la bocca chiusa e telefona a Claudio, chiedendogli di fare altrettanto. Poi passa dal chiosco di Arianna e la mette in guardia su Nicoletta. Dapprima Arianna assume una faccia seria, dopo di che gli sfodera un grande sorriso, rispondendogli che il Capitano in questo momento non ha progetti per il magazzino e che, essendo un uomo di mondo, lo divertirebbe l’idea di nascondere una ladra. Arianna trova tutto questo molto romantico.
Ma Pierre, non sentendosela di andare fino in fondo con la verità, omette agli amici il dettaglio del diamante nascosto nella sua cantina climatizzata.
Con questi pensieri in capo, Pierre si stende sul divano aspettando il rientro di Camilla. E’ intenzionato a svuotare il sacco anche con lei, diamante compreso. Ma dopo una buona cena e le avances irresistibili della compagna, decide di rimandare la confessione alla mattina seguente.
La sveglia non suona e Pierre alle otto in punto deve passare all’hotel Magistral a prendere il cliente Giapponese. Così esce di casa in tutta fretta, raccomandando a Camilla di andare a comprare cibo ed abiti per Nicoletta e di portarglieli.
La presentazione dei vini per il cliente Giapponese è per lo meno strana. Dovendo fare una verticale dei vini della Costa Toscana, ci infila per sbaglio un Fiano d’Avellino. Poi, con una battuta alla Totò se la cava, ma gli sguardi dei Fratelli Commissi non tradiscono un pesante rimprovero.
E’ una bella giornata e Camilla cucina allegramente per Nicoletta. Dopo pranzo le propone di uscire sul prato davanti al magazzino, il sole brilla e in giro non c’è nessuno. Con molta cautela si avventurano lungo l’argine di un rigagnolo; si chinano, prima l’una e poi l’altra, a raccogliere erbe selvatiche. Camilla si sofferma sulle proprietà di ognuna di loro, Nicoletta sui colori delle corolle dei fiori. Parlano di Parigi e di come tutte e due si fossero trovate bene in Francia.
La sera Pierre è determinato a svuotare il sacco con Camilla, ma quest’ultima lo avvisa di fermarsi al magazzino per tenere compagnia a Nicoletta.
Passano i giorni e Pierre non trova mai l’occasione giusta per parlare con Camilla, che si reca sempre più spesso al magazzino. Pierre si sente trascurato, Camilla non cucina più per lui, ma solo per Nicoletta. Gli lascia piatti pronti, da scaldare. Il frigorifero è vuoto e le bottiglie aperte rimangono sempre a metà. Quando è a casa non fa altro che parlare di Nicoletta, di che fantastica persona sia, così imprevedibile e stravagante. A Camilla stanno venendo le ispirazioni giuste per un nuovo tipo di preparazione vegetale, che sposano naturalità ad originalità.
“Camilla, ti devo parlare!”, ci prova Pierre. “Non ora, ho un colloquio di lavoro”, risponde Camilla, uscendo in fretta da casa.
Quella sera, ci pensa Nicoletta a svelare a Camilla non una, ma bensì due verità. Dopo aver cucinato insieme ed essersi sgolate una bottiglia di Collio, Nicoletta confessa a Camilla di essere una ladra professionista e che la storia del maniaco era solo una scusa: stava cercando un nascondiglio sicuro, a nessuno sarebbe venuto in mente di trovarla nel palazzo in cui aveva commesso il suo ultimo furto, non specificando di che furto si trattasse. Camilla fa un singhiozzo e si porta le mani alla bocca: “il tecnico dell’antifurto o del furto?” e le scappa una risata isterica.
Poi Nicoletta prosegue con una ben più grave confessione, dopo averle versato un bicchiere di Malvasia delle Lipari, le dice che le piacciono le donne e che si è innamorata di lei. Camilla, se alla prima rivelazione assume un’aria di rimprovero, per quanto l’ebbrezza ne riduca la severità, alla seconda si turba profondamente tradendo un improvviso rossore. Sgola il liquido alcolico tutto d’un fiato e scappa via.
A casa scopre che Pierre le aveva tenuta nascosta la verità e diventa furiosa con lui. Non sa cosa fare, ma di sicuro non sopporta di stare con Pierre. Deve prendere aria, esce e gironzola senza meta. Poi sale in macchina e va da Claudio. Incontra Elena e Matteo che stanno entrando in casa, si siede e si sfoga con lei. “Benvenuta tra gli esclusi del clan”, le dice Elena. Le due donne aspettano Claudio, che arriva tardi e confessa, anche lui, di sapere tutto di Nicoletta. Camilla è affranta. Alla fine, apprezza di più la sincerità di Nicoletta che i sotterfugi del clan.
Arriva al magazzino del Capitano, bussa alla porta di Nicoletta. “Posso dormire qui da te?”. Nicoletta la abbraccia e la fa entrare.
Camilla si trasferisce a vivere da Nicoletta.
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