BORGO A MOZZANO – Il 25 aprile è una data importante anche per il mondo contadino, infatti, nel giorno di San Marco si celebrano le rogazioni maggiori, nel passato non cera borgo, non cera paese che nel corso della giornata non si vedessero processioni lungo i sentieri che costeggiavano terreni coltivati con lo scopo di pregare e chiedere la protezione per tutto il mondo agrario.
Oggi questo modo di pregare si è un perso quasi completamente. Sono rari infatti i luoghi dove si celebrano ancora le rogazioni, tra questi c’è Butia, una piccola località nel comune di Borgo a Mozzano formata da un’antica chiesa risalente al 1100 e da poche case posizionate intorno all’edificio sacro quasi per proteggerla.
Al suono del piccolo campaniletto a vela si è aperta la cerimonia con la santa messa celebrata da Don Francesco Maccari, al termine della quale come ogni anno si è formata la processione che ha attraversato il piccolo borgo per poi recarsi in aperta campagna per completare la richiesta di protezione.
Un rito pagano che risale al papato di San Gregorio Magno nel VI° secolodo dopo cristo, divenuta una pratica cristiana a tutti gli effetti fino ai giorni nostri. Possiamo pertanto dire che ringraziare e chiedere la protezione per la terra e suoi raccolti è un atto di fede e d’amore.
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