Mario Puglia ed il suo Partito; una lista per cambiare il comune di Barga e per dire no anche al pirogassificatore

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Esportare l’esperienza di Vagli, ovvero l’esperienza del fare, alle principali località, ai maggiori comuni della Valle del Serchio, come Barga, Coreglia, Castelnuovo, Bagni di Lucca o Camporgiano, dove ci sono delle amministrazioni imbalsamate. Fare in modo che in Valle del Serchio si creino dei comuni capaci di fare reddito con la principale risorsa del territorio, il turismo. E poi un no secco, deciso, a qualsiasi ipotesi di pirogassificatore a Fornaci di Barga da parte di KME.

Così il sindaco di Vagli Mario Puglia nella serata organizzata per ieri sera al Cinema Puccini di Fornaci di Barga per presentare il suo nuovo partito, il Partito del Popolo, né a destra, né a sinistra, ma esclusivamente il partito del fare, ha detto, e per dire la sua su una questione fortemente dibattuta a Fornaci.

Proprio in relazione al turismo Puglia ha ripreso la questione degli attriti tra Vagli e Unione dei Comuni della Garfagnana circa la tassa di soggiorno, definita una gabella che è solo dannosa per il turismo; una tassa illegittima, l’ha definita, perché presa senza consultare i consigli comunali della Garfagnana.: “Il turismo – ha detto – si fa in modo diverso che con le gabelle”

Sul PdP lo ha definito una forza aperta al contributo di tutti coloro che vogliono fare realmente per questa Valle. Con una ricetta diversa che non sia assoggettata a nessuno, ma solo che guardi alla voglia di far crescere il proprio paese. Per questo vuole presentare una lista a Barga, ma anche negli altri comuni, dovunque sarà possibile esportare, appunto, il partito del fare: “Sono certo che tra un anno, in questa platea che ha messo insieme cento persone stasera, tutti commenterem o le mikgliaia che siamo diventati Sui social ci sono già 7000 persone  pronte a sostenere questo movimento”

Poi l’intervento sul pirogassificatore e sulla ipotesi di realizzarlo a Fornaci, con un no deciso a questo progett: “Che non serve realmente a salvare occupazione, ma è un vero e proprio business che permette a KME di guadagnare dallo smaltimento del pulper. Questo è solo un business che fa guadagnare 12 milioni di euro l’anno dallo smaltimento di 120 mila tonnellate di pulper – ha detto – Il tutto in una zona dove c’è già un forte tasso tumorale, con una conformazione che non permette di smaltire i fattori inquinanti.

Se vorranno fare questo pirogassificatore – ha aggiunto – di certo lo faranno senza il mio consenso”.

Ed ha anche aggiunto, su richiesta di un cittadino che farà di tutto affinché si riesca ad istituire un referendum in Valle del Serchio per un sì od un no al pirogassificatore.

Ha anche criticato il  sindaco di Barga, Marco Bonini reo di non avere una posizione netta e di trincerarsi dietro l’attesa di un  progetto da valutare. Ed ha criticato anche la mozione approvata dalla regione. Soprattutto i partiti della destra che l’hanno appoggiata, ma anche la redattrice principale, la consigliera Ilaria Giovannetti,, convinto che: “Comunque la mozione non è farina del suo sacco”.

Critiche alla mozione durante la serata sono venute anche dai rappresentanti del Movimento La Libellula che hanno preso la parola ribadendo i motivi della loro forte opposizione al proigetto pirogassificatore e che tra le altre cose hanno dichiarato che a loro sfugge l’utilità della mozione che presenta concetti anche equivoci e argomentazioni simili a quelle di KME .

Il Movimento ha anche annunciato, considerando il monitoraggio con centralina mobile dell’aria attualmente in corso da parte di ARPAT insufficiente per capire il reale stato di inquinamento della Valle, che entro una settimana comincerà l’installazione da Borgo a Mozzano a Castelnuovo di cinque piccole mini centraline ordinate dal Movimento;  in grado di realizzare un rilevamento sulle ventiquattrore e non su un solo campione di poche ore e per 365 giorni l’anno; ed affidabili perché su dati uniformati con quelli di ARPAT.

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