In occasione dei 900 anni dalla consacrazione del Duomo di Santa Maria Assunta di Pisa, era l’anno 1118, indetto l’Anno Giubilare nella Diocesi, la venerata immagine della Madonna di Sotto gli Organi, risalente al sec. XIII, molto venerata e protettrice di Pisa, uscendo dalla cattedrale per la prima volta dopo il 1949, toccata la Versilia nell’ottobre 2017, sta visitando in questo aprile 2018 anche il Vicariato di Barga. Si ricorda che l’intero Comune di Barga, area del Vicariato del Barghigiano, l’anno 1789 passò dalla Diocesi di Lucca a quella di Pisa
Il primo appuntamento del pellegrinaggio Barghigiano della Madonna di Sotto gli Organi è stato il 14 aprile alla chiesa di San Giusto, in antico dell’Annunziata di Tiglio.
In seguito, domenica 15, è stata la volta di Barga, dove sosterà sino al 21 aprile, iniziando il giorno 15 con il Duomo di Barga, poi alla chiesa dell’Annunziata sino al 16, proseguendo con la chiesa di San Rocco il 17, mentre il giorno 19 sino al 21 aprile sarà accolta alla venerazione dei fedeli nella chiesa del Sacro Cuore. Lo stesso giorno 21 aprile, la Madonna verrà portata nella parte bassa del Vicariato, ricevuta a Fornaci di Barga nella chiesa del Santo Nome di Maria, da dove, processionalmente, raggiungerà l’altra chiesa del paese, quella del Cristo Redentore, dove rimarrà sino al 29 aprile, domenica, per poi essere accompagnata dai fedeli nel suo ritorno al Duomo di Pisa.
Come accennato, la Madonna di Sotto gli Organi, non usciva in pellegrinaggio per la Diocesi di Pisa dal 1949 e di quell’avvenimento, cioè, di quando in quell’anno giunse a Barga, ne è rimasta nella cittadina una viva memoria, legata non tanto ai vari e importanti passaggi da una chiesa all’altra, ma perché la solenne visita fu degnamente onorata da un inno musicato ed espressamente dedicato alla sacra effige: “Salve, Fior di Paradiso”, forse affidato alla Corale del Duomo di Barga diretta dal cappellano don Ranieri Andreotti.
Certamente l’ispiratore di un tale componimento e poi autore delle parole, fu il professor Angelo Duilio Arrighi, un barghigiano doc, preside dell’allora Istituto Magistrale, affidandone la musica all’insegnante in materia prof.ssa Elena Ulivieri di Lucca.
Di questo testo, detto “Laude a tre Voci in onore del Peregrinatio Mariae della Città di Barga”, per soprani, contralti e baritoni, se in Barga ne era rimasto il ricordo assieme a qualche rara immagine, parimenti, di quel testo, non si aveva a disposizione né le parole e neppure la musica, questo sino a quando, per necessità di scrivere qualcosa sul prof. Arrighi, un articolo pubblicato sul giornale della parrocchia “L’Ora di Barga”, non occorse allo scrivente prendere un contatto con i suoi discendenti.
Con un suo nipote, Franco Arrighi di Barga, una mattina si andò a scartabellare tra le memorie del defunto nonno ed ecco che spuntò tra le varie carte la pubblicazione di “Salve, Fior di Paradiso”, curata dalla Casa Editrice T. Federighi di Piazza Napoleone a Lucca, che si era affidata alla Stamperia G.& P. Mignani, Firenze, 1949, così come riporta una nota posta alla fine del testo in musica.
In tempi assai recenti, di questa composizione, era il 2003, ne fu interessato il Coro del Duomo di Barga, che tramite la direttrice Roberta Popolani, adattandolo alle possibilità della corale, fu inserito nei suoi programmi ed eseguito una prima volta alla chiesa di San Francesco di Barga, alla presenza degli invitati discendenti del prof. Angelo Duilio Arrighi, il 4 ottobre 2003, giorno della morte del Santo d’Assisi.
Dopo di questa “prima” esecuzione, lo stesso Coro ha più volte eseguito il brano, come nel successivo anno 2004, era il 31 luglio e sempre in San Francesco, per l’inaugurazione dell’affresco di Paolo Maiani dedicato al Beato Michele da Barga e la presentazione del libro di Antonio Nardini sull’antico Convento. Il brano fu inserito anche nei programmi dell’allora Corale di Cardoso diretta da Riccardo Pieri di Barga.
Come nota di colore annoto che nella mia famiglia, più volte ho sentito raccontare, che il mio bisnonno Nello Paoletti, che stava in casa nostra, morì il giorno della Madonna Pellegrina, cioè, quando a Barga, come oggi, nel 1949 giunse in pellegrinaggio la Madonna di Sotto gli Organi di Pisa.
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