Replica la UILM (area Nord Toscana) alle dichiarazioni della Libellula pubblicate ieri anche sul nostro giornale.
Ecco il testo: “Siamo rimasti molto delusi e sorpresi dalle accuse rivolte alla nostra organizzazione sindacale nell’articolo apparso sulla stampa, a riguardo, noi non ci siamo mai permessi di offendere nessuno, anzi abbiamo sempre rispettato le posizioni di tutti, compresa quella del comitato la Libellula .
Non vogliamo nemmeno entrare in polemiche di basso profilo, ma ci teniamo a fare alcune precisazioni:
siamo un organizzazione sindacale che non si inginocchia davanti a niente e a nessuno. (forse era un pratica adottata da qualche sindacalista negli anni 90?);
Lavoriamo onestamente per tutelare i diritti dei lavoratori che rappresentiamo; Siamo in prima linea sui temi di ambiente e sicurezza, a tutela dei lavoratori e dei cittadini; Stiamo sempre dentro al merito delle questioni, disposti al dialogo ma se necessario anche allo scontro e alla mobilitazione; Siamo sempre pronti ad assumerci le nostre responsabilità (cosa che oggi non é da tutti)
In questi anni abbiamo lottato per cercare di non far affondare la nave, a differenza di qualcuno che l’ha abbandonata.
Per ribadire la nostra correttezza ci preme anche sottolineare che qualsiasi accordo che viene siglato con l’azienda è sottoposto dalla RSU al voto referendario dei lavoratori, vincolante per l’approvazione.Fortunatamente il consenso per il lavoro che portiamo avanti non ci deve arrivare dal Comitato la Libellula ma dalle lavoratrici e dai lavoratori che rappresentiamo.
Se può essere di interesse ai componenti del comitato, nelle ultime elezioni della RSU su 504 votanti 275 hanno dato la preferenza ai candidati della lista UILM pari al 58%, non credo siano voti comprati o regalati dall’azienda, ma consensi conquistati sul campo con onestà e impegno dei nostri rappresentati sindacali, a dimostrazione che gran parte degli operai si fidano di noi e del lavoro che portiamo avanti quotidianamente.
Sempre se può essere di interesse, dopo anni di blocco dei salari quest’anno i lavoratori torneranno a percepire una piccola parte di premio di risultato e in azienda si ricomincia finalmente a parlare di revisione di cottimi incentivanti e di passaggi di livello di inquadramento.
Riguardo alla vicenda Pirogassificatore non essendo scienziati ci limitiamo a ribadire l’invito ad abbassare i toni della discussione e per il bene di tutti cercare di mettere in piedi un dialogo costruttivo con azienda, istituzioni e organi competenti mirato a tutelare il lavoro e la salute dei cittadini.”
Tag: kme, uilm, la libellula, pirogassificartore
Roberto Conti
28 Marzo 2018 alle 12:51
Che ci fosse il pericolo che il Comitato La Libellula fosse stato “inquinato” (a discapito della grande maggioranza che è in buona fede) da infiltrazioni, che perseguono altri scopi (politici, elettorali, o personali) l’ avevo sospettato e prospettato già qualche tempo fa e questo ultimo comunicato del Comitato potrebbe esserne un esempio, infatti c’ è il sospetto che, dietro questo attacco frontale alla UILM, che detiene la maggioranza all’ interno della RSU dello stabilimento KME di Fornaci di Barga, possa esserci qualche ex sindacalista (ormai andato in pensione, magari alla chetichella e anche con una lauta buonuscita!!!) stia usando la vicenda per continuare una polemica strumentale e interna al variegato universo del sindacalismo interno a KME, che non dovrebbe essere più di sua competenza e che va a squalificare il fine puramente salutistico/ambientalista del Comitato stesso.