L’Osservatorio della Sanità Valle Del Serchio – Barga torna ad esprimere preoccupazione, la sua e quella raccolta tra i cittadini, per i ripetuti casi di malattie che si stanno verificando nel Comune di Barga ed in particolar modo in alcune zone del capoluogo.
“Ci chiediamo se i dati in nostro possesso, avvalorati anche da studi che ne evidenziano una maggior incidenza rispetto alla media regionale e nazionale, siano da mettere in relazione al forte inquinamento presente nella nostra Valle.
Non abbiamo gli strumenti né la possibilità di stabilire se e quali siano le correlazioni tra questa situazione che a noi e a molti cittadini appare anomala e saremo naturalmente felici di essere smentiti, non possiamo però far finta che il problema non esista e vorremmo che fosse affrontato con la massima celerità accelerando ed integrando un percorso già iniziato a Fornaci di Barga con la recente installazione della centralina.
Chiediamo quindi al Primo Cittadino, con il quale siamo da tempo in contatto, di prendere quanto prima i necessari provvedimenti e autorizzare gli organi competenti affinché siano effettuati tutti i rilievi del caso (aria, acqua, terreno, inquinamento elettromagnetico e quant’altro) oltre che provvedere quanto prima a sollecitare un nuovo studio epidemiologico per il nostro Comune in modo da avere una fotografia esatta di quello che sta succedendo così da evitare inutili allarmismi, ma al tempo stesso, poter prendere coscienza della situazione in modo da correre ai ripari laddove se ne riscontri la necessità” .
Luti Giuseppe
22 Febbraio 2018 alle 14:08
Il problema grosso è la politica e i suoi rappresentanti. Un buon padre di famiglia che tiene alla saluto, sopratutto ala sua famiglia (leggi Comune) dice subito e senza tentennamenti: NO!!!!!!!!. Loro,I politici sia che siano pesci piccoli o che siano pesci grossi, “vogliono vedere il progetto”. Ma loro lo hanno già visto. Ma come Ponzio Pilato, se ne lavano le mani. Lanciando che si salvi Barabba (KME) anzichè Gesù (la popolazione del Comune di barga e zone limitrofe). E di questa gente ci dovremo fidare?
Graziello Togneri
22 Febbraio 2018 alle 18:15
Caro giuseppe, sei sempre puntuale e attento nelle tue osservazioni e, come al solito, hai perfettamente ragione. E’ vero che la politica è l’arte del compromesso, ma qui si mangiano, come si sul dire dalle nostre parti, il vitello in pancia alla vacca.
Tinto Franco
22 Febbraio 2018 alle 18:28
Ebbene, ognuno di noi ha il dovere morale di mettersi in discussione e lasciare alle proprie spalle qualsiasi rancore personale. Solo così potremo migliorare noi stessi e di conseguenza la comunità in cui viviamo
Luti Giuseppe
24 Febbraio 2018 alle 16:45
Il problema è che la vecche siamo noi. E io non voglio essere mangiato. Specie da coloro che hanno eletto il “Dio soldo” e il “profitto a tutti i costi, chi se ne ferga della gente” come fine della loro sporca attuività.
Tinto Franco
24 Febbraio 2018 alle 17:47
E’ più facile sbagliare in tanti che avere ragione in pochi! Dignità innanzi, ma lasciamo in pace le vacche per piacere!
valter ghiloni
25 Febbraio 2018 alle 15:51
Mi scuso, sono duro lo so da me, ma non ho proprio capito il senso di questi suoi interventi!
Graziello Togneri
25 Febbraio 2018 alle 16:34
Caro Tinto Franco effettivamente i tuoi interventi risultano abbastanza criptici.
Per chiarezza e rispetto comunque preciso che non era mia intenzione, come penso nemmeno di Giuseppe, di offendere e disprezzare le vacche.
Si trattava solo di una metafora, che potremmo sempre sostituire con il detto indiano “rispetta l’albero per la sua ombra”
Tinto Franco
25 Febbraio 2018 alle 16:43
Cari signori, il contraddittorio della dialettica è un’altissima espressione di democrazia, nessuna ammenda per chi non comprende (socrate). Il concetto espresso era quello ben evidenziato dal sig. Graziello. Cosa c’entrano le vacche?
valter ghiloni
26 Febbraio 2018 alle 7:40
Continuo a non comprendere, ma forse è perché come ho detto sono duro di comprendonio. Qui comunque non è questione di dialettica o democrazia, qui ci deve essere una sola e chiara posizione. NO, nessun impianto nocivo per la salute collettiva può essere realizzato nella valle, e se questo sarà possibile democraticamente meglio (signori candidati, qualcuno si espone prima di domenica?!?), altrimenti…. la val di Susa insegna
Gianmarco
26 Febbraio 2018 alle 16:23
Il problema grosso e’ gente che parla e sentenzia senza avere dati alla mano e studi ben precisi. Si sentenzia e basta senza una ragione. Cari Luti, Ghiloni e company già la valle scarseggia di posti di lavoro chiudiamo la KME come dite voi e poi si guarda dove andranno i vostri figli e nipoti a lavorare. Ghiloni inneggiare alla Val di Susa mi sembra molto squallido e antidemocratico visto gli incidenti che sono successi per di più contro forze dell ordine e da gente che ha un solo scopo nella vita “non lavorare e creare caos con violenza gratuita”.. meditare gente meditate..
valter ghiloni
27 Febbraio 2018 alle 7:51
Giusto, è squallido. Ma è squallido anche inneggiare al mantenimento di posti di lavoro a scapito della salute, Sembrerò ancora più squallido allora. Ero bambino, l’allora Smi occupava oltre 5.000 persone, Fornaci alle 17 era inattraversabile. E in più nella Valle avevamo la Plinc, con tutto l’indotto, l’Ambrosiana a Castelnuovo, il Comune di Barga che occupava forse un centinaio di persone più di adesso, lo Scatolificio Corsonna…. solo per dirne alcune. Mi sembra che la Valle abbia sopportato perdite ben più importanti. Non sono contro i posti di lavoro, alla Kme si possono (e aggiungo, si devono) trovare soluzioni alternative ad impianti ad alto tasso di inquinamento (lo dico per dire, nessuno a parte i nostri amati politici conosce il progetto, forse neppure Kme stessa, ma quegli impianti sicuri non saranno mai e soprattutto in Italia sono i controlli a non essere sicuri) e non serve a giustificazione la scusa “in passato ha inquinato molto di più”. A cosa ci servirà avere posti di lavoro, se dovremo abbandonare la zona per avere un minimo di decenza ambientale? Sono sincero, sempre dalla parte delle forze dell’ordine, ma per difendere la mia salute posso anche cambiare idea.
Gianmarco
27 Febbraio 2018 alle 17:48
Ma chi lo ha detto che la salute e’ messa a rischio dalla KME o altro? Nessuno dice che in piangrande c’è un ripetitore Telecom che può causare inquinamento radio magnetico e causare malattie gravi? No si spara a zero senza conoscere dati ben precisi e si sentenzia per sentito dire. Ghiloni con la violenza non si ottiene nulla. La KME negli anni ha fatto passi da gigante per ridurre i tassi di inquinamento e far si che i dipendenti lavori in ambiente pulito rispetto a molti anni fa quando si morivano giovani. Chi lo dice che il pirogassificatore e’ molto inquinante o che può portare a malattie gravi? La libellula forse con 2 persone una per lo più americana che in fatto di inquinamento dovrebbero stare più che zitti. Ma via salviamo il lavoro piuttosto e lasciamo i discorsi al bar che e’ meglio