Nei giorni in cui è andato in scena Barga in cioccolato, nel ponte dell’Immacolata, una delle iniziative più interessanti è stata senza dubbio la mostra organizzata da Leonardo Umberto Conti presso la galleria comunale di via di Borgo. Una mostra di artisti locali, con il rinforzo dei piccoli artisti del domani (Bambini Nido Infanzia di San Pietro in campo) e del fotografo Gabriele Caproni, che hanno realizzato opere dedicate al cioccolato e… con il cioccolato.
Proprio il curatore dell’iniziativa ci ha voluto spiegare in questo articolo i perché della sua idea che sicuramente vale essere ripresa. Comunque vada, un bravo Leonardo se lo merita.
La mostra di Barga in Cioccolato è stata la mia prima esperienza di lavoro nel settore dell’arte. È nato tutto da un’idea che ho proposto a Barbara Bonuccelli, da poter agganciare alla manifestazione nei tre giorni di svolgimento.
Per prima cosa ho cercato la disponibilità di quanti più artisti sono riuscito a raggiungere; una volta confermatami la presenza, ho consegnato loro una sorta di kit, con all’interno una tela, un pennello, una busta di cacao in polvere e un frammento tratto da storie popolari, fiabe o favole che si riferisse al cibo. Poi il grosso lo hanno fatto loro. Io mi sono limitato a dare solo qualche dritta e ad allestire le due sale. Infatti, esposti, vi erano anche altri lavori: dei disegni realizzati, con della cioccolata sciolta, dai bambini dell’asilo nido di Barga; poi una sezione fotografica per esporre dieci lavori di Gabriele Caproni, che confrontavano la produzione del cioccolato di oggi, più industrializzata, e quella di un’associazione che propone rievocazioni storiche, quindi “all’antica”.
Nonostante il maltempo della giornata di venerdì, la mostra, come la manifestazione stessa, ha avuto un buon successo nei giorni a seguire e di questo devo assolutamente rendere merito a Barbara, che è in grado di gestire una miriade di cose e a fare in modo che tutto vada liscio, sempre. Poi, indubbiamente, devo ringraziare tutti gli artisti, a partire dai più piccoli, che hanno reso possibile la realizzazione di questa mostra.
La speranza è che anche il prossimo anno si possa ripetere questa mostra, sviluppando e migliorando i suoi punti deboli e rafforzando, invece, quelli di forza.
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