BORGO A MOZZANO – Un centinaio tra pastori e cacciatori della Provincia di Lucca e di quelle limitrofe ha preso parte all’incontro che si è svolto a Borgo a Mozzano. L’appuntamento era organizzato dalla Cia Toscana Nord e dall’associazione Pastori d’Italia.
Un centinaio tra pastori e cacciatori della provincia di Lucca e di quelle limitrofe ha preso parte all’incontro che si è svolto a Borgo a Mozzano. L’appuntamento organizzato dalla Cia Toscana Nord e dall’associazione Pastori d’Italia aveva lo scopo di esaminare la sempre maggiore presenza del lupo nelle nostre zone e individuare alcune possibili soluzioni a questo che sta divenendo un vero problema per gli allevatori.
Nel corso del dibattito anche molto acceso è stato evidenziato come ormai, il lupo non viva solo sulle montagne. Scende invece in basso e a volte addirittura si avvicina a centri abitati. Abitudine non consona a questo animale segno evidente che probabilmente in molti casi può trattarsi di ibridi. Secondo i pastori presenti è una situazione che diventa sempre più insostenibile e, per tale ragione, è necessaria una tempestiva approvazione di un piano.
Al termine della riunione sono state elaborate anche alcune proposte. Tra queste la richiesta di rivedere le modalità di indennizzo, valutando anche i capi in età giovanile (agnelli e capretti), i capi dispersi o di cui non è più reperibile la carcassa. Il risarcimento dovrà essere congruo e tempestivo, considerando sia il danno diretto, sia quello indiretto.
Altra proposta è quella di istituire il ‘pastore sentinella’, figura a tutela delle aree maggiormente predate con compiti ben dettagliati e documentabili di monitoraggio e sorveglianza. Un’idea interessante, è stato detto, purché il pastore non abbia licenza di uccidere, perchè allora non sarebbe più sorvegliare, ma diventerebbe una vera e propria caccia al lupo.
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