VALLE DEL SERCHIO – La rivoluzione che incombe per il servizio di recapito postale in Valle del Serchio rischia veramente di gettare benzina sul fuoco per quanto riguarda il futuro disservizio nella consegna postale.
Il recapito a giorni alterni, se non verrà ostacolato con tutte le forze da sindacati ed istituzioni che speriamo siano già al lavoro per scongiurare il piano, dovrebbe partire con la metà di gennaio e riguarderebbe i comuni di Borgo a Mozzano, Pescaglia, Bagni di Lucca, Barga, Fabbriche di Vergemoli, Molazzana, Coreglia Antelminelli e Gallicano. Anche per questi comuni Poste ha deciso per la “implementazione graduale del modello di consegna”. In realtà la consegna della posta sarà di fatto ridotta a cadenza bisettimanale: tre volte la prima settimana e due nella seconda. Secondo SLC-CGIL e UILposte in realtà si rischia anche che la posta sia portata addirittura una sola volta alla settimana se il giorno di consegna capita in un festivo infrasettimanale
Da più parti si lancia il grido di allarme per una operazione che alla fine ridurrà il servizio di posta per l’utenza, ma farà anche scendere (si parla di venticinque unità totali tra Valle del Serchio e Versilia), i portalettere impegnati.
Quello che si sa e si teme è che se l’operazione andasse in porto il progetto si rischierebbe un drastico calo dei servizi, un aumento dei ritardi nelle consegne postali che sarebbero garantite con il contagocce. laddove è attivo il recapito postale a giorni alterni la consegna della posta è divenuta spesso un miraggio ed i disservizi sono stati notevoli.
Ma che cosa si prevede in particolare per la Valle del Serchio? Verrebbero diverse zone di recapito (passerebbero da 27 a 17) e create delle macrozone che dovranno essere coperte però da meno portalettere; per 34 zone totali prima erano operanti 27 portalettere; da gennaio ne rimarrebbero 17 a coprire le 17 macrozone. Per quanto riguarda la riduzione dei postini, tra i comuni di Barga e Molazzana da 11 si passerebbe a 6 postini; 5 rimarrebbero tra Bagni di Lucca e Coreglia; i restanti sei dal Comune di Pescaglia fino al confine con Gallicano.
SLC-CGIL, UIL POSTE, ed anche SLC-CISL stanno sollecitando un’azione di contrapposizione da parte delle istituzioni. In tal senso si è già mosso anche il consiglio regionale, ma non basta.
“Speriamo ed auspichiamo – ci dove in proposito Marco Tortelli, segretario provinciale della FLP-CISL – nell’intervento della parte politica ed istituzionale, magari con un ricorso al TAR che potrebbe quantomeno sospendere l’operazione. Comunque sia una razionalizzazione inaccettabile visto anche le difficoltà di collegamento della Valle del Serchio”.
“Noi pensiamo che il progetto debba essere profondamente rivisto e corretto, riducendo i tagli e garantendo un recapito veloce con linee PLUS che consegnino gli oggetti postali urgenti – scrivono CGIL e UIL – Riteniamo che il progetto una volta a regime, consegnerebbe ai portalettere dei carichi di lavoro troppo gravosi ed impossibili da realizzare.
La SLP-CISL con Tortelli agvgiunge: “Da parte nostra c’è difficoltà nel concepire questa organizzazione aziendale che dove è avvenuta, come Arezzo e Prato è stata fallimentare. La mancanza poi per questo territorio di possibilità di recapito veloce con linee PLUS, rischia di creare ritardi notevoli nella consegna dei pacchi o dei quotidiani, ma anche per le raccomandante si rischia di riceverle in alcune zone specialmente con quattro/cinque giorni di ritardo. Adesso ci stiamo attivando i comuni della Valle. Sono stai allertati in attesa di fare un incontro per avere il sostegno della parte politica a combattere una operazione che peraltro vede l’avvallo a poste direttamente da AGCOM e quindi dal governo”.
Tag: recapito postale, servizio postale, uilposte, poste, slc-cgil
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