BARGA – Come Sussi e Biribissi, i personaggi di un vecchio libro umoristico pubblicato nel 1902 che, affascinati dalle avventure descritte nel romanzo di Verne, decidono di ripercorrere il misterioso viaggio al centro della terra partendo dalle fogne di Firenze.
Così anche Gabriele Marchi e Gabriele Fontana, due ragazzi di Barga che un mini viaggio al centro della terra lo hanno compiuto davvero nei giorni scorsi, scoprendo un vecchio cunicolo, per ora ignoto ai poiù ma di cui si sapeva già negli anni ’70, che si addentra nel terreno per diversi metri.
La notizia la segnala sulla sua pagina Facebook l’appassionato di storia cultore di tante antiche tradizioni e di vecchi mestieri della nostra comunità, Emilio Lammari. Quello ripercorso e quindi scoperto dai due ragazzi altro non è che un vecchio rifugio utilizzato dai barghigiani durante i bombardamenti aerei nella seconda guerra mondiale.
“Questo rifugio/ricovero – scrive Lammari – è stato scoperto da Gabriele & Gabriele, durante una delle loro escursioni. Fu uno dei rifugi dove molti barghigiani trovarono scampo durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale. Essendo lungo 9 m, alto 1,90 m e largo 1,40 m poteva ospitare oltre cinquanta persone. Si trova lungo il Rio Fontanamaggio all’altezza della Fornacetta, è scavato in parte nell’argilla (deposito del lago pliocenico) in antico utilizzata, in quella località, per fabbricare terrecotte invetriate per uso domestico”.
Una scoperta, anzi una ri-scoperta insolita quanto interessante ed affascinante quella dei due giovani ragazzi, che con la loro curiosità ed arguzia hanno permesso di portare alla luce una piccola testimonianza del passato legato alla guerra della cittadina. Il tutto poi anche grazie alla collaborazione ed alla consulenza di Emilio che sta facendo un importante lavoro sul territorio per la conoscenza di alcune testimoniane del passato, come le antichissime cave di diaspro nella montagna barghigiana o di antiche attività artigianali lungo il torrente Corsonna.
(Le foto sono state scattate da Emilio Lammari)
Tag: guerra, storia, rifugio, emilio lammari
Matteo durastante
26 Novembre 2017 alle 14:27
Li conosco Gabriele Marchi e Gabriele fontana anche se sono di Roma siamo comunque amici