Una delle ultime feste della castagna si svolge nel piccolo borgo di Lupinaia (Fosciandora). È dal 2004 che si tiene nelle sue caratteristiche viuzze, anche pari, ma soprattutto con declività importanti. È cresciuta nel tempo fino a diventare una se non la più bella. Nonostante il meteo non abbia regalato una giornata splendida, l’afflusso di pubblico non ha deluso. Nei punti ristori primi e secondi piatti, panini con affettati, formaggi e porchetta, e poi necci, pasta fritta, frittelle di neccio, bombonecci, e naturalmente “mondine” (caldarroste) preparate dagli spadellatori nel lungo braciere allestito appena fuori il castello e infine, unica festa a proporle (erano state presentate dalla festa di Lupinaia anche al Desco di Lucca nel 2010 e 2011), le borghe (tullore).
Il ricavato della vendita di queste ultime è destinato ai restauri del portale e del tronetto dell’altare maggiore della parrocchiale San Pietro terminati ad ottobre ed effettuati da Sibilla Stefani. Per parte delle castagne essiccate utilizzate la parrocchia ringrazia la Cooperativa “Le Tre Terre” di Fosciandora e la paesana Vema.
All’interno di un caratteristico sottotetto era allestita la mostra fotografica “Garfagnana: immagini e poesia”, dove erano presenti versi di autori locali e rinomati poeti che, riuscendo ad arricchire i miei 50 fotogrammi inanimati, hanno “cantato” di “cose garfagnine”: un monte, un fiume, un sentimento, un gesto, una nostalgia…
Per i più piccoli animazione con burattini da parte del gruppo “La Dama e l’Unicorno”. Per tutti, a cura dell’associazione Gamborosso, visita guidata nel castagneto e a un metato in funzione ancora fumante. Moltissimi gli standisti presenti con i loro prodotti alimentari e artigianali. Presente NoiTv.
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