All’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli
Al Sen. Marcucci, del territorio, per informazione.
Al Direttore del Giornale di Barga per la massima divulgazione, con l’invito da parte mia a tutti i genitori a far fronte comune perché la situazione trovi una soluzione corretta e rispettosa dei diritti dell’utenza
Sono costretto a segnalarLe un disservizio, l’ennesimo, nel servizio di trasporto pubblico locale che viene effettuato sulla tratta Barga – Castelnuovo di Garfagnana e ritorno a servizio delle scuole pubbliche superiori.
Già negli scorsi anni ho avuto modo di segnalare, a mezzo stampa e con comunicazioni rivolte alla Polizia stradale e all’Arma dei Carabinieri, nonché ai Sindaci dei due Comuni ed al Preside dell’ISI Garfagnana, che il gestore del servizio pubblico non opera in modo corretto.
Mezzi scadenti, al limite del divieto di circolazione, spesso guasti. E questo sarebbe il meno.
Le mie segnalazioni sono sempre e solo state rivolte al sovraffollamento dei mezzi, in particolare in orario di rientro Castelnuovo di Garfagnana – Barga quando spesso il numero di passeggeri in piedi sfiora l’assurdo, pigiati contro le portiere ed a rischio in caso di incidenti quanto meno per i primi 7 chilometri, fino a quando ci sono le prime discese.
Segnalazioni inevase, ovviamente.
Oggi, ultimo fatto accaduto (ma fa il paio con uno simile dello scorso anno di cui poi in seguito), alla fermata denominata “Clap” di Castelnuovo alcuni dei ragazzi diretti a Barga non sono stati fatti salire perché, giustamente, l’autista ci tiene al titolo di guida e a bordo erano già in troppi.
Peccato solo che anche loro hanno pagato un regolare abbonamento, che hanno diritto a salire su quel mezzo, e che il gestore non ci pensa neanche a mandare una corsa bis o utilizzare un mezzo più capiente.
Lo scorso anno addirittura furono fatti scendere quelli già a bordo, quando si era sparsa la voce che ci sarebbero stati controlli.
Per quanto mi riguarda, i miei figli hanno un ordine preciso: se a bordo rifiutarsi di scendere, se a terra e non venissero fatti salire di mettersi seduti a terra in modo da impedire la partenza della corsa finché non arrivi un secondo mezzo.
E, per informazione, da domani ho chiesto loro di scattare una foto a bordo ogni qualvolta ritengano che i passeggeri superino la capienza del mezzo, in modo da poter con la dovuta documentazione presentare una denuncia circostanziata alle competenti autorità.
Il gestore del servizio sa quanti abbonamenti ha venduto sulla tratta; sa quanti passeggeri effettuano il viaggio di andata e quindi quanti rientreranno il pomeriggio. E’ quindi in condizioni di programmare il flusso utilizzando mezzi congrui. Se non lo fa è passibile di ogni azione in merito, e la Regione, in quanto affidante il servizio, deve intervenire e prontamente sul caso, assicurandosi che le condizioni minime siano ripristinate.
Se poi, come potrebbe venir accertato, il fatto si dovesse verificare per la presenza di portoghesi a bordo, in quel caso l’intervento corretto è di far scendere questi, non di non far salire chi il titolo di viaggio lo ha regolarmente acquistato.
Valter Ghiloni
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