LUCCA – “Plasticità neuronale e finestra terapeutica” è il titolo del convegno del gruppo regionale toscano della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN) in programma sabato 7 ottobre 2017 a partire dalle ore 8.30 nell’auditorium del complesso San Micheletto.
Viene ospitato per la prima volta a Lucca questo importante appuntamento, che riunisce – in una giornata di approfondimento su temi di grande attualità – i maggiori esperti, pubblici e privati convenzionati, di riabilitazione delle patologie neurologiche.
“Si tratta di un gruppo di patologie numeroso per incidenza e presenza territoriale – spiega il direttore dell’unità funzionale Governo Percorsi Riabilitazione dell’ambito territoriale di Lucca dell’Azienda USL Toscana nord ovest Ivano Maci – che comprende le vasculopatie cerebrali (come l’ictus ischemico ed emorragico), le gravi cerebro lesioni acquisite (come i gravi traumi cranici), le malate neurodegenerative (come la sclerosi laterale amiotrofica e la sclerosi multpla), le neuropatie.
I temi della plasticità neuronale e della finestra terapeutica, al centro di questa edizione del convegno, sono elementi centrali nella riabilitazione e strettamente correlate tra loro.
Si tratta di comprendere e di sfruttare la capacità del sistema nervoso centrale di adattarsi nuovamente all’ambiente dopo una lesione, con vari meccanismi intrinseci che possono portare ad un recupero funzionale più o meno efficace.
Tali meccanismi di plasticità sono continuamente oggetto di ricerca nelle neuroscienze ed hanno un’importante ricaduta nelle metodiche e approcci riabilitativi.
Questa risorsa della plasticità si coniuga decisamente con il tempo di intervento, quello che gli esperti chiamano finestra terapeutica, indicando con questo termine l’arco di tempo più idoneo per un intervento riabilitativo, che varia per patologia, per approccio metodologico riabilitativo e per condizioni specifiche del caso clinico. Individuare correttamente la finestra terapeutica permette di concentrare l’attività in tempi idonei ed ha ricadute fondamentali sul risultato funzionale e sull’utilizzo corretto delle risorse.
La singolarità del paziente si estrinseca essenzialmente nel progetto riabilitativo individuale che mette in sintesi tutte le variabili cliniche intrinseche alla patologia, la storia clinica pregressa, l’ambiente e le garanzie sociali ed individuali, comprese le scelte del paziente stesso”.
“Il convegno vuole essere – chiude il dottor Maci – un luogo ed un momento di confronto e di crescita, anche alla luce della nuova organizzazione dipartimentale regionale che prevede la definizione del Dipartimento di Riabilitazione e del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, che comprende il personale tecnico della riabilitazione. Si tratta, inoltre, di un’occasione per fare il punto in questo ambito tra le competenti realtà istituzionali”.
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