Le difficoltà del Banco del non spreco di Barga con la chiusura del punto vendita inCoop

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Dal dicembre 2014 è attivo nel comune di Barga il Banco del non sprEco, un progetto promosso dall’Osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Barga che si avvale della collaborazione delle Arciconfraternite di Misericordia di Tiglio e di Barga, delle Caritas di Barga e di Fornaci, della Misericordia del Barghigiano e del Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) di Barga.

Questo progetto ha portato in questi anni a ridurre notevolmente i rifiuti alimentari ma soprattutto ha permesso di distribuire a persone o famiglie del territorio che si trovano in difficoltà economica, alimenti buoni ma che non sono più idonei alla commercializzazione (perché prossimi alla data di scadenza o anche semplicemente perché presentano difetti di confezionamento, etichettatura, peso ecc.).

In questi anni quintali e quintali di cibo sono stati recuperati e distribuiti a Barga e Fornaci. Gli alimenti sono stati donati da molti bar e panetterie, ma anche da negozi di alimentari, supermercati, macellerie, gastronomie, frutta e verdura, dai banchetti del mercato che a fine mattinata hanno fornito quanto non è stato venduto e infine anche, sulla base di un progetto del Comune di Barga, dall’ente gestore della mensa dell’Istituto Comprensivo che ha fornito i panini confezionati e la frutta avanzata dalle mense dei vari plessi dell’Istituto Comprensivo (Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado) sul territorio del Comune.

A Barga in particolare, però, buona parte del fresco in scadenza raccolto proveniva dal punto vendita Incoop per cui, con la sua chiusura, molto meno cibo potrà essere distribuito alle famiglie. Proprio per discutere della nuova situazione venutasi a creare con la chiusura dell’Incoop a Barga, in questi giorni i volontari del banco del non spreco si sono ritrovati con l’assessore all’ambiente Giorgio Salvateci e col consigliere con delega al sociale Lorenzo Tonini e si sono chiesti se è possibile recuperare altrove cibo fresco in scadenza che va sprecato e che invece potrebbe essere recuperato e ridistribuito nel nostro comune.

La speranza è quella di trovare al più presto una soluzione a questa difficoltà.

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