Dopo Rosenwinkel-Deidda-Valeri e Bonisolo-Abrams-Beggio, BargaJazz cala un altro tris d’assi con l’atteso concerto dei Syncotribe di Maurizio Giammarco al teatro dei Differenti (25 agosto ore 21:30; ingresso 15 euro, ridotti 10).
La formazione è quella classica del organ trio con sax, ma attualizzata, rivista e corretta dall’estro compositivo spesso venato di sperimentalismo del leader Maurizio Giammarco (autore della quasi totalità del repertorio ideato espressamente per il gruppo) e dal dialogo spontaneo dei tre affiatati musicisti, in un gioco sinergico ad altissimo livello.
Come testimoniato nel primo lavoro discografico “So To Speak” (uscito per la 2plet Records e attualmente presentato in concerto), Syncotribe parla di un patrimonio culturale condiviso: quell’aspetto, alla base del Jazz, grazie al quale musicisti di tre diverse generazioni sono in grado di sincronizzarsi in modo assolutamente spontaneo e naturale su un progetto comune molto interattivo. Un progetto che racconta il presente, ma attraverso la ricerca di un equilibrio ottimale fra i parametri della classicità e la singolarità del materiale.
Il saxofonista Maurizio Giammarco (Pavia, 1952) non ha bisogno di presentazioni: protagonista del Jazz italiano fin dai primi anni ‘70 (come attesta anche la prestigiosa Biographical Encyclopedia of Jazz di Leonard Feather & Ira Gitler), si è imposto come solista di sassofono, compositore, e leader di gruppi storici: da Lingomania (considerato il gruppo più importante degli anni ‘80), alla Parco Della Musica Jazz Orchestra (PMJO), big band residente all’Auditorium di Roma, da lui diretta dal 2005 al 2010. Il suo interesse per le grandi formazioni è poi proseguito con tre lavori per la siciliana Orchestra Jazz del Mediterraneo (Cieli di Sicilia, The Bach Open Project-Vie di Fuga, e l’inedito il Brasile di Maria Pia De Vito). Forte di una profonda conoscenza di tutto il jazz storico e di una lunga esperienza anche in altri ambiti musicali, Giammarco vanta uno stile riconoscibile sul piano solistico e compositivo, frutto di una sintesi personale del proprio vissuto. Ha suonato con moltissimi jazzmen di fama internazionale (con Chet Baker, Lester Bowie, Dave Liebman, Phil Markowitz, Miroslav Vitous in modo più continuativo), e con i più importanti musicisti italiani. È attualmente attivo anche come didatta a Siena Jazz e al S.Louis di Roma. Ha composto e arrangiato musica per teatro, danza, cinema, cd roms, orchestra sinfonica e orchestra d’archi.
Anche se con i Syncotribe investiga sapientemente ogni potenzialità dell’organo, Luca Mannutza (Cagliari, 1968) è uno dei pianisti attualmente più richiesti sulla scena. Vanta innumerevoli collaborazioni: con Susanna Stivali (Barga Jazz, Viva il jazz, Festival Jazz di Malta), col quartetto gospel “Vocintransito”, con Max Ionata (concorso Tramplin Jazz di Avignone), con Jeremy Pelt. Nel giugno 2002 vince il Premio Massimo Urbani e partecipa al III° Concorso Internazionale di piano jazz Martial Solal a Parigi. Ha insegnato piano jazz ai Seminari di Nuoro, al Conservatorio di Cagliari e al Conservatorio di Pescara. Fra le sue collaborazioni, gli High Five di Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, Le Trombe del Re, Ada Montellanico, Mario Biondi e Max Ionata.
Voce ormai autorevole della nuova scena del jazz nostrano ed artefice di un drumming sempre esuberante, fresco e creativo, Enrico Morello (Roma, 1988): comincia la sua formazione jazzistica presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, per proseguire con i seminari estivi di Siena Jazz del 2006 e 2008, durante i quali è selezionato per frequentare i master aggiuntivi di Enrico Rava e Gianluigi Trovesi. Fra il 2008 e il 2010 segue il corso biennale di alto perfezionamento di Siena Jazz, dove ottiene una borsa di studio completa. Selezionato fra i migliori giovani allievi del corso, partecipa al Panama Jazz Festival e a un tour negli Stati Uniti, quale componente dell’In.Ja.M. Sextet, all’interno di un programma di scambio con il Berklee Global Jazz Institute di Boston, il New England Conservatory, il Conservatorio di Porto Rico e il Conservatorio Superiore di Parigi. Nel 2011, con borsa di studio, rappresenta la Fondazione Siena Jazz e l’Italia a San Paolo (Brasile) nel corso del Meeting Internazionale dell’International Association of Schools of Jazz, partecipa inoltre alla rassegna di concerti “Italian Jazz Days” a New York. Collabora attualmente con il New Quartet di Enrico Rava, e nei gruppi di Alessandro Lanzoni, Marcello Allulli, Francesco Ponticelli, Enrico Bracco, Manlio Maresca, Francesco Diodati.
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