Un nuovo volume arricchisce gli studi sulla figura e sull’opera del pittore barghigiano Umberto Vittorini: si tratta di “30 Acqueforti d’autore. L’arte incisoria di Umberto Vittorini”, catalogo delle acqueforti esposte lo scorso primo luglio alla Fondazione Ricci con la curatela di Cristian Tognarelli. Cristian, che possiamo oggi definire uno dei massimi estimatori e conoscitori del lavoro del maestro, propone in queste pagine un commento e una catalogazione delle opere realizzate con questa particolare tecnica, di cui si è sempre conosciuto poco: dopo gli studi degli ultimi decenni, proprio la mostra allestita nel 2016 alla Fondazione Ricci ha fatto riemergere alcune acqueforti prima non conosciute e che Cristian ha provveduto a riordinare cronologicamente, intitolare e descrivere.
Di questo lavoro, e di quanto Vittorini ha operato in vita, comprese le drammatiche circostanze che lo portarono a perdere le lastre e i lavori incisori durante un bombardamento a Milano, ha discettato Cristian Tognarelli, intervistato da Sara Moscardini: l’anteprima della presentazione si è tenuta sotto la Volta dei Menchi all’interno del festival “Fuori dalle righe”.
Il libro, seconda fatica editoriale dell’Associazione Cento Lumi dopo “La vacanza” di Bernard Moscardini, è stato realizzato in sinergia con la Fondazione Ricci, promotrice dell’iniziativa del primo luglio.
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