Seconda serata per il dopofestival “Fuori dalle righe”, organizzato dall’Associazione Cento Lumi nella cornice della Volta dei Menchi. L’evento, promosso in collaborazione con la casa editrice Tra le righe, ha visto la presentazione del libro di Giuseppe Calabretta “Il delitto sul sagrato”. Calabrese di nascita, lucchese di adozione, Calabretta ambienta le sue opere abitualmente nelle terre vissute. Così vale anche per questo suo ultimo volume che parte proprio dal racconto di un delitto, un omicidio misterioso che avviene sul sagrato della chiesa di San Frediano a Lucca. Ad indagare sull’assassinio è un personaggio ricorrente dei volumi di Calabretta, il vicequestore Bruno Carcade, in questa occasione ancora più toccato in quanto il morto è un suo caro amico dei tempi dell’Accademia. Così il libro si snoda tra innumerevoli spunti, dall’universo femminile alla criminalità organizzata, dalla razionalità dell’indagine alla suggestione dei luoghi. Calabretta, intervistato da Sara Moscardini, ha esposto i contenuti del volume e della sua scrittura, asciutta ed efficace come in ogni noir degno del nome, e il suo percorso di giallista, accompagnato dalla figura, quasi di alter ego, di Carcade e che ha visto il personaggio indagare anche nella nostra cittadina, in un racconto dal titolo “Il delitto di Porta Macchiaia”.
Prossimo appuntamento per il Dopofestival è la sera di domenica 23 giugno: Cento Lumi presenterà la sua seconda fatica editoriale, il catalogo delle acqueforti di Vittorini recentemente esposte a Barga, a cura di Cristian Tognarelli in sinergia con la Fondazione Ricci.
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