Fantasma d’Oriente (dodicesima puntata)

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28. UN INCONTRO INASPETTATO

Pierre è diviso tra la disperazione e la speranza, ogni filo che conduce ad Aziadè si è spezzato e lui deve rimettere insieme gli indizi e ogni più piccolo dettaglio per ricucire quel filo.

PIERRE

(Rivolto al Greco)

Traducete per me: Vi prego, aiutatemi a trovarla! Devo molto a quella donna, ho un debito di riconoscenza, un fardello troppo grande da portare.

Il Greco traduce, con enfasi.

ARMENA

(incuriosita)

Non l’ho mai conosciuta questa donna di nome Azyadè, vi ho detto. Ma forse…la sua vecchia ancella, Kadya, potrebbe sapere di lei. Anche se Kadya è malata ed abita lontana da qui. Forse a Fanan. Forse è anche morta. Non so dirvi di più.

PIERRE

(rincuorato chiede al Greco di tradurre)

Venite con noi a cercarla, ogni traccia per me è importante, vitale direi! Non offendetevi, ma posso ricompensare il vostro tempo.

L’Armena si fa pensierosa e guarda il Greco.

IL GRECO

(accondiscendente)

Pagheremo il vostro tempo. Ma abbiamo fretta. Fatelo per la vostra parente: è malata, ha bisogno di cure. Con quanto vi darà Monsieur Loti, potrete comprare le medicine. Sì?

Pierre guarda il greco con riconoscenza.

ARMENA

(tornata sulle sue)

Non adesso, è tardi. Domani.

PIERRE

(evidentemente sollevato)

Grazie! Verremo qui domattina.

L’Armena entra in casa e chiude la porta.

PIERRE

Infine, un risultato! Greco, rientro da solo.

IL GRECO

Siete sicuro? Sapete tornare?

PIERRE

Sì, desidero così. Fatevi trovare domattina all’hotel.

Pierre si avvia senza indugio verso l’hotel, mentre il Il Greco si incammina per un vicolo, pensieroso, girando il cappello tra le mani. Svoltato l’angolo, Aslan Baratar gli si para davanti all’improvviso. Il Greco fa un passo indietro.

Aslan è vestito elegantemente all’europea. I capelli, lunghi e neri, sono legati a coda di cavallo, sotto un lucido cilindro.

ASLAN

(con tono deciso)

Perdonate, vi devo parlare.

IL GRECO

(spaventato)

Chi siete?

ASLAN

Un amico di Pierre Loti. Mi chiamo Aslan Baratar.

IL GRECO

Ah, un amico di Monsieru Loti, mi avete spaventato. Ma lui, lui è appena andato via, forse, se vi affrettate, lo raggiungete…

ASLAN

Non è con lui che voglio parlare, ma con voi. Voi siete il suo interprete, non è vero? Vi ho visto al Pera Palace.

IL GRECO

Sì…in effetti, da oggi.

ASLAN

Avrei bisogno di un buon servizio, che sarà generosamente ricompensato. E’ per la sicurezza di Monsieur Loti. Devo sapere le sue mosse, dovrete riferirmi tutto. Ed è meglio che lui non sappia.

IL GRECO

Perchè? E’ in pericolo?

ASLAN

Non posso spiegarvi. Fidatevi. Sarete il mio informatore, per il suo bene.

IL GRECO

Un patto tra gentiluomini?

ASLAN

Esatto, un patto tra di noi. Devo sapere dove va, con chi parla, se trova ciò che sta cercando.

Il GRECO

Ma… voi sapete cosa sta cercando?

ASLAN

Naturalmente. Mi troverete all’hotel Mariel. Passate da me quando potete, quando non sarete occupato con lui. Io, dal canto mio, cercherò di seguirvi, ma non sarà facile.

Aslan passa una banconota da 100 lire turche al Greco.

Consideratelo un anticipo.

IL GRECO

(avidamente)

D’accordo, solo per la sicurezza di Monsier Loti.

Prende la banconota, stringendola tra le mani.

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