Dopo la bella mostra promossa la scorsa estate l’arte di Umberto Vittorini torna alla Fondazione Ricci di Barga grazie alla riscoperta di 15 acqueforti del noto artista barghigiano, figura di spicco dell’arte del ‘900.,
La opere ritrovate e soprattutto come si è arrivati alla riscoperta di altri pezzi che vanno ad arricchire la collezione delle opere calcografiche dell’artista, sono state presentate sabato pomeriggio nella conferenza “30 acqueforti d’autore – la riscoperta dell’arte incisoria di Umberto Vittorini”. Trenta, perché trenta sono adesso in tutto le acqueforti di Vittorini.
La presentazione del lavoro che ha portato al ritrovamento delle nuove acqueforti, con anche i saluti della presidente della sezione di barga dell’istituto Storico Lucchese, Sara Moscardini e dell’assessore alla cultura, Giovanna Stefani, è stata a cura della presidente della Fondazione, Cristiana Ricci, dello storico locale Pier Giuliano Cecchi e soprattutto di Cristian Tognarelli, massimo esperto dell’opera di Vittorini e principale artefice della riscoperta della acqueforti.
Proprio la presidente Cristiana Ricci, ha spiegato anche ai nostri microfoni l’impegno per la valorizzazione dell’opera di Vittorini che accomuna sia la Fondazione che Cristian Tognarelli, che il modo in cui si è arrivati a riscoprire altri pezzi, spessi unici. L’audio intervista la potete ascoltare sotto.
Una selezione delle opere già in mostra lo scorso anno alla Fondazione, e di quelle riscoperte, sono state poi in mostra per la sola giornata della presentazione.
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