Risalgo i Balcani dirigendomi in Slovenia, scegliendo come base le Grotte di Postumia, a circa 50 km dalla capitale Lubiana. Da sempre sono interessata ai fenomeni carsici e in queste terre trovo pane per i miei denti. Oltre alle grotte resto impressionata dal castello di Predjama, un pittoresco edificio inserito in una cornice di roccia. Ai suoi piedi ci sono molti negozi che vendono minerali e altrettanti piccoli ristori.
Acquisto il biglietto per entrare nella grotta, il cui itinerario si estende per 21 km. Viene dato, a chi non possiede maglioni o cappotti, una mantella pesante, perché in grotta fa piuttosto freddo. Ne indosso una bella ampia, e mi accomodo sul trenino che sta per partire. Arrivati in un grande salone di pietra, scendiamo e ci dirigiamo ognuno verso la propria guida. Ognuna di loro tiene in mano un cartello con su scritto: lingua inglese, lingua francese, lingua italiana, lingua spagnola, lingua tedesca. Insomma, ci ritroviamo sotto un mare di stalattiti a parlare le lingue del mondo!
Uscita dalla grotta sono affamata.
Mi accodo ad un gruppetto di turisti friulani e consumo con loro una tipica pietanza slovena, presso una Gostlina, una trattoria tipica. Assaggio la FRIKA, servita come antipasto. Ne ordino due porzioni e mangio solo quello. E’ un piatto tipico della cucina pastorale, a base di patate e formaggio di pecore di razza Bovec, un pecorino a pasta semidura da leccarsi i baffi, le cui origini risalgono addirittura al medioevo.
FRIKA
Ingredienti per 4 persone
– 6 uova
– 2 patate medie preferibilmente a pasta gialla
– 100 gr di pecorino semi stagionato grattugiato (della montagna Barghigiana)
– Striscioline di pancetta a piacimento
– Rametti di timo o maggiorana
– Sale e pepe
– Olio d’oliva o burro
– Yogurt bianco
Procedimento
Grattugiate le patate usando i fori larghi, quindi sciacquatele sotto l’acqua corrente, radunate in un colino. In tal modo eliminerete un po’ di amido e le renderete più croccanti e digeribili. Strizzatele quindi ed asciugatele con la carta da cucina. Rosolatele in una padella larga antiaderente insieme alle striscioline di pancetta, rimestandole con un cucchiaio di legno sino a che non inizieranno ad acquistare colore. Nel frattempo avrete sbattuto le uova con il sale, il pepe e le foglioline di timo. Versate il composto sulle patate e fate cuocere lentamente per una decina di minuti coprendo con il coperchio. Se riuscite, giratela. Se non riuscite non giratela, cuocerà ugualmente da entrambe i lati.
Servitela con un cucchiaio di Yogurt a lato, sul quale verserete qualche goccia d’olio d’oliva.
Riguardo al vino suggerisco il Camiliano dell’Azienda Agricola di Camigliano.
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