Barga ha ricevuto una gradita sorpresa nel giorno della Festa della Liberazione: è infatti apparso ieri su ilfattoquotidiano.it, all’interno della rubrica culturale, un bell’articolo dedicato al libro “La vacanza” di Bernard Moscardini, pubblicato pochi mesi orsono a cura dell’Associazione Cento Lumi. A firmare la recensione è stata Ilaria Lonigro, collaboratrice di molti giornali e riviste e autrice del volume “La storia prima di te”, romanzo storico sulla Buffalo Division.

Barga, Sommocolonia e la piccola vicenda editoriale di Cento Lumi salgono così alla ribalta nazionale: una grande soddisfazione non solo per un territorio che ha vissuto sulla propria pelle, talvolta tragicamente, l’esperienza della Seconda Guerra Mondiale, ma anche per una piccola e ancora giovane realtà associativa come Cento Lumi che con la sua prima pubblicazione ha realizzato, a quanto dice l’articolo, “un gioiellino della cultura dal basso, di cui andare fieri”.

La storia, che “sembra pronta per una sceneggiatura di Hollywood”, è a noi già nota: il piccolo Bernard Moscardini, nato da una famiglia emigrata da Sommocolonia in Inghilterra, faceva regolarmente ritorno in patria ogni estate con la madre e il fratello Lo stesso avvenne nel maggio del 1940 ma con una enorme differenza, cioè la dichiarazione di guerra di Mussolini a Francia e Inghilterra che rese impossibile il rientro nel Regno Unito ai Moscardini. Questi sarebbero rimasti bloccati a Sommocolonia per tutto il tempo del fronte, vivendo sulla propria pelle le terribili vicende della guerra e le tragiche giornate della Battaglia del 26 dicembre 1944. Ma il libro di Bernard Moscardini, al di là della trama, è molto più di un racconto di guerra: si tratta di un vero e proprio spaccato sulla Barga di settanta anni fa; con la sua prosa Bernard concede di affacciarsi alla finestra di un mondo “semplice, arcaico, a volte dolce, altre atroce, in cui irrompe il cambiamento – visto con gli occhi meravigliati e innocenti di un bambino”.

L’articolo completo de “Il Fatto quotidiano” può essere letto a questo link, mentre il volume, ristampato in seconda edizione, è reperibile presso le edicole e librerie locali o scrivendo all’indirizzo e-mail centolumi@gmail.com.

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