Il lavoro e la produzione nello stabilimento di Fornaci, internazionalizzazioni e futuro dell’accordo di giugno. Di questo si è parlato la scorsa settimana nella riunione programmata tra sindacati e azienda per fare periodicamente il punto della situazione.
Nell’incontro intanto sono emersi i dati riguardanti le produzioni: sia per quanto riguarda i laminati e le lingottiere, gennaio e febbraio sono stati mesi positivi secondo l’azienda, con una produzione sopra il budget e un EBTDA (indicatore di redditività) positivo e con pure previsioni positive per il 2017; con tutti i dati in crescita rispetto alla negatività del 2016.
L’azienda ha anche confermato il potenziamento del forno Loma 1 sul quale è incentrata la ripresa della produzione dello stabilimento che dovrebbe essere portata nei prossimi mesi ad una produzione di 36.000 mila tonnellate annue. Un dato questo che ha fatto richiedere da parte della FIOM, come ci ha voluto sottolineare il segretario provinciale Mauro Rossi, quale sia il limite entro il quale si riuscirà a saturare la situazione per i dipendenti a impegnati a Fornaci, eliminando cassa integrazione e solidarietà.
“La risposta dell’azienda è stata che bisogna arrivare almeno a 60 mila tonnellate annue – sottolinea proprio Rossi – Ciò vuol dire che la scommessa da raggiungere da qui alla scadenza del 2018 è proprio quella altrimenti non si riuscirà nell’intento di restituire il lavoro a tutti”.
Nell’incontro si è parlato anche dell’operazione delle internalizzazioni di alcuni lavori prima affidati a ditte esterne, per recuperare posti di lavoro, altro punto previsto nell’accordo di giugno. Come ha reso noto il segretario provinciale della UILM Giacomo Saisi, E’ previsto il reimpiego, tra personale in solidarietà e personale oggi presente nella Social Valley di Campo Tizzoro, di alcune 8 unità.
Un dato questo che in generale è stato bene accolto dai sindacati.
Nell’incontro è stata raggiunta anche una intesa anche per la questione relativa al lavoro il sabato. E’ stato concordato che in caso di necessità sia fatta una programmazione che utilizzi una cosiddetta “squadra a scorrere” e che permetta a chi lavora il sabato di recuperare il giorno durante la successiva settimana.
Di questo, oltre che dell’organizzazione di altre problematiche organizzative interne, se ne riparlerà il prossimo 28 marzo in un incontro tra azienda e questa volta la RSU dello stabilimento.
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