E’ entrata nella fase cruciale l’operazione per il lancio, presumibilmente nel mese di aprile, di migliaia di trote autoctone della Valle del Serchio nei torrenti della vallata.
Centro strategico basilare per tutta l’operazione lo stabilimento ittiogeno del Rio Villese, lungo la strada da Barga e Castelvecchio, inaugurato nel 2009 ma già avviato dal 2007 nell’ambito di un progetto per la tutela e per la valorizzazione delle trote native, quelle cioè autoctone del Fiume Serchio e dei suoi affluenti; frutto dei risultati ottenuti dal lavoro conoscitivo realizzato dal 2006 al 2008 all’interno del “Progetto per la produzione di Trota Fario Mediterranea (Salmo trutta macrostigma) per il ripopolamento delle acqua pubbliche vocate a salmonidi della Comunità Montana Media Valle del Serchio”; nel quale è stato sviluppato un importante studio di monitoraggio genetico delle naturali popolazioni di trota presenti in queste acque.
Ieri presso lo stabilimento del Rio Villese sono state deposte 200 mila uova che nel giro di pochi giorni, alimentate in speciali vasche dalle acque di una polla purissima che sgorga poco sopra l’area del Rio Villese, faranno nascere forse 190 mila avannotti. Una volta cresciuti, si presume verso il mese di aprile, verranno poi immessi nei corsi d’acqua della Valle del Serchio che verranno così ripopolati alla fine da alcune migliaia di trote autoctone accuratamente selezionate ed in grado di garantire una trota Fario esclusivamente locale e con particolari caratteristiche sia a livello qualitativo che di resistebnza; per quindi garantire il futuro della specie autoctona.
A deporre le uova al Rio Villese sono stati l’esperto Pier Paolo Gibertoni, che ha seguito in questi anni tutto il progetto sotto diretta sovrintendenza del Servizio Pesca Regione Toscana, distaccamento di Lucca. Una operazione che ha visto coinvolti enti a tutti i livelli dalla Regione Toscana, con il particolare contributo dell’assessorato ad Agricoltura, sviluppo rurale, foreste, caccia e pesca, agriturismo e politiche della montagna, alla unione dei comuni della Media Valle del Serchio che ha realizzato, fino anche al comune di Barga che è parte attiva di questa operazione, seguita degli anni con particolare attenzione dall’assessore alle politiche della montagna Pietro Onesti. Anche lui, che in questo anni ha curato lo stabilimento di Rio Villese con particolare dedizione, ha preso parte all’operazione di ieri e si è detto oltremodo soddisfatto di un percorso che è arrivato alla sua fase concreta.
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