Il ritorno a Barga di James Pratt

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Un ritorno gradito quello vissuto ieri da Barga e Sommocolonia: a venire in visita è stato James Pratt, figlio del capitano Charles Pratt, ufficiale afroamericano che combatté nella nostra zona durante la Seconda Guerra Mondiale. Non è la prima visita del signor Pratt, docente alla Cornell University, che a Barga era già venuto due volte, nel 2010 e nel 2015, per vedere i luoghi dove il padre aveva vissuto parte del conflitto. Stavolta ad accompagnarlo c’erano, oltre alla moglie Mildred e a un collega, diciannove studenti dell’Università che sono venuti a toccare con mano, in questo posto sconosciuto della profonda Toscana, le vicende della Buffalo Division e il ricordo che la comunità di Barga ha valorizzato fino ad oggi.

La mattina si è aperta con il saluto da parte del Sindaco Marco Bonini, che ha avuto parole toccanti per sottolineare il legame che unisce Barga agli Stati Uniti e alle vicende della Liberazione, e l’introduzione della vicenda bellica sommocoloniese da parte di Sara Moscardini, direttore dell’Istituto Storico Lucchese barghigiano; alla cerimonia erano presenti anche tanti cittadini e amministratori, i membri della sezione barghigiana dell’ANPI col presidente Mauro Campani e ovviamente l’Associazione Ricreativa Sommocolonia.

La giornata è poi proseguita a Sommocolonia, con il pranzo conviviale all’Agriturismo Il Palazzo, e la visita guidata da Massimo Nardini al Museo della pace, alla chiesa, al Monumento della Resistenza al Monticino e al paese, molto apprezzata dai ragazzi nonostante il tempo inclemente. La venuta a Sommocolonia è stata inoltre occasione di un vicendevole scambio di doni, con il signor Pratt che ha regalato, come già ha fatto in passato, diversi oggetti al museo, e ha ricevuto i volumi “Sommocolonia, testimonianze dal vivo” di Solace Wales Sheets e “La vacanza” di Bernard Moscardini, recentemente pubblicato dall’Associazione Cento Lumi.

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