Giovedì 16 febbraio in scena al Differenti di Barga, “Human” di e con Lella Costa e Marco Baliani. La parola HUMAN volutamente sbarrata da una linea scura che l’attraversa sta come a significare la presenza dell’umano e al tempo stesso la sua possibile negazione.
Due grandi della scena italiana che cercano di comprendere cosa sia oggi l’Europa, cosa significhi migrarein un mondo sempre più connesso e sempre meno definito. Uno spettacolo di grande attualità che aiuta a riflettere su quello che quotidianamente vediamo accadere.
“Fare del disagio di noi europei, sorriso e poesia“, questa la dichiarazione poetica del manifesto cheLella Costa e Marco Baliani hanno scritto come presentazione di “Human”, che non si limita ad essere “solo” uno spettacolo in tournée ma un vero e proprio progetto ricco di approfondimenti, incontri e iniziative che sono reperibili sul sito www.progettohuman.it. Un testo scritto a quattro mani dai due grandi della scena italiana e di cui Baliani è anche regista.
Una sorta di oratorio diviso in quadri autonomi e interconnessi al tempo stesso che, partendo dall’Eneide, passando per il mito ovidiano di Ero e Leandro, giunge fino ai giorni nostri per capire il senso profondo del migrare: tra chi emigra per lavoro, come facevano tanti nostri avi indigenti tra ‘800 e ‘900 e chi emigra per scappare dalle guerre e dai genocidi, i vari passaggi dello spettacolo riescono ad evidenziare le paure di chi scappa dalla propria terra e le ipocrisie di chi si trova ad accogliere.
A condividere la scena con Lella Costa e Marco Baliani, quattro giovani attori (David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu) che con grande abilità e sensibilità danno voce alle paure di entrambe le parti: in alcuni momenti viene raccontata la tragedia e le motivazioni di chi si trova a scappare sui barconi e l’attimo dopo la stessa vicenda viene commentata (con ipocrisia e smarrimento) da quattro amici che, ritrovatisi a cena, saltano con estrema nonchalance da un commento sul vino che berranno al dispiacere per le scene tragiche che vedono in tv. Ma forse i momenti che meglio rappresentano quello che Lella Costa ha affermato in un’intervista (“loro sono in fuga ma noi siamo smarriti“) sono sintetizzati nel personaggio della tipica sciuretta veneta benestante che commenta queste vicende con le argomentazioni banali che spesso ci ritroviamo a sentire, per poi rendersi conto che dietro a qualsiasi luogo comune ed egoistica riflessione in realtà si parla di esseri umani e non di personaggi di una fiction.
E’ infatti l’importanza del dato umano quello che rende questo spettacolo un lavoro semplice e pregiato al tempo stesso, uno sguardo lucido, oggettivo e intelligente che non scade mai nella totalitaria presa di posizione politica, nella rischiosa china dell’ipocrita pulizia di coscienza o in una vana speculazione intellettuale. La potenza della sceneggiatura viene impreziosita e resa ancora più efficace dal felice connubio di due eccellenze sarde, grazie alle scenografie e ai costumi di Antonio Marras e alle musiche di Paolo Fresu.
Info e prevendita biglietti (da 13 a 20 €): Ufficio Cultura del Comune di Barga, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13; telefono 0583724791 – cultura@comunedibarga.it e su Facebook Teatro dei Differenti
Tag: marco baliani, lella costa, human, teatro
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