L’assessore alla protezione civile ed ai lavori pubblici del comune di Barga, interviene sul nostro giornale dopo la lettera di Valter Ghiloni circa i soldi spesi sui lavori della frana di Mologno, per nascondere il muraglione di sostegno. Soldi che potevano essere utilizzati per altri interventi e lavori comunali secondo il cittadino.
“E’ vero – risponde Onesti – che su certi interventi si potrebbe anche riflettere circa l’effettiva necessità di farli rispetto ad altri. Esistono però specifiche leggi nazionali, una legge regionale ed un regolamento urbanistico comunale oltre al PIT in cui vengono fornite con precisione le linee di indirizzo di come costruire manufatti tipo muri o quant’altro in zone a vincolo ambientale. Muri in cemento armato come quello sotto la strada di Mologno non possono essere lasciati a vista.
Sul fatto che poi quel muro non lo può vedere nessuno e quindi non era necessario nasconderlo, fortse Ghiloni dovrebbe domandarlo ai proprietari delle case sottostanti il cantiere…
Vorremmo anche noi avere più soldi da investire in manutenzione ed anche in piccoli interventi, ma i capitoli per la manutenzione sono ridotti all’osso da una situazione economica che per gli enti locali è sempre più difficile di anno in anno. Riusciamo, pur in queste grandi difficoltà, spesso ad ottenere importanti finanziamenti per lavori che sono comunque necessari ed importanti, come quello riguardante la strada e la frana di Mologno; ma bisogna sempre ricordarci che quei soldi sono contingentati a quel tipo di intervento.
Le leggi vanno rispettate e lo devono fare gli amministratori ed i dirigenti. Il nostro ruolo è captare i fondi per destinarli alle opere pubbliche e non è che la legge ce la possiamo poi fare ad uso e consumo; facendo come ci pare sui finanziamenti che riusciamo ad ottenere.
Come amministratori e dirigenti il nostro dovere ed il nostro obbligo, soprattutto in questo difficile momento che dura da anni, è quello di andare a chiudere i bilanci ogni anno evitando ulteriori aggravi sulla comunità, che si manifesterebbero su maggiori tasse da pagare. Questo è quanto abbiamo fatto in questi anni, cercando di tenere in piedi la macchina amministrativa, di sopperire alla mancanza di fondi attraverso bandi europei, nazionali e regionali ed al tempo stesso di non aumentare le tasse
Ci fa comunque piacere che un cittadino attento possa fare anche certe domande; domande che riteniamo dovremmo però farci tutti noi, come semplici cittadini; domandarci se tutto quello che facciamo ogni giorno contribuisce al benessere della collettività.”
Luti Giuseppe
21 Gennaio 2017 alle 14:47
R: Soldi spesi male 2. Interviene l’assessore Onesti
Si potrebbero risparmiare soldi coprendo la “la bruttura del cemento armato” spendendo meno “coprendo” la bruttura con la messa a dimora di piante o alberi, che sicuramente i nostri amministratori si potrebbero far consigliare da esperti che già lo hanno fatto. Sicuramente le piante verrebbero a costare meno. E verrebbero soddisfatti anche quelli che 2stanno sotto”.Giuseppe Luti21-01-2017 – ore 14,46*
Ghiloni Valter
23 Gennaio 2017 alle 8:10
R: Soldi spesi male 2. Interviene l’assessore Onesti
il regolamento è comunale, quindi si potrebbe anche “adattare”…. non voglio dire andare contro, stravolgerlo, ma magari un capoverso per poter, in situazioni specifiche, utilizzare anche altre forme di copertura (vedi proposta Luti, peraltro ambientalmente migliore di sicuro), non credo sarebbe stato impossibile. A questo punto però l’assessore mi dovrebbe spiegare perché il muro dell’area parcheggio di San Cristoforo è in cemento armato: è cambiato il regolamento da allora (so già la risposta, sì!)? E tanti altri muri, pubblici e privati, che non sono conformi a quel regolamento in varie zone di Barga come li spieghiamo? Forse non sono ancora finiti i lavori, forse sono stati autorizzati prima, forse…. c’è sempre un forse. Comprendo la necessità di leggi e regolamenti urbanistici, ma alle volte (e purtroppo i fatti degli ultimi mesi in Italia lo confermano ampiamente) spesso in nome delle leggi e dei regolamenti si fanno (o più spesso non si fanno, o si ritarda a fare) cose che poi danno il frutto che danno. Prendiamo (e parlo con cognizione di causa) il patto di stabilità…. amen, mi fermo perché andrei fuori veramente. Ecco, un pò più di elasticità nel rispetto della legge, a volte, non guasterebbe. Che non vuol dire violarla, ma interpretarla e, se serve, modificarla.
Luti Giuseppe
25 Gennaio 2017 alle 13:55
R: Soldi spesi male 2. Interviene l’assessore Onesti
Mi associo a ciò che dice Valter. C’è moltissima contraddizione nei comportamenti e nelle “decisioni” prese dal Comune (termine che vuole dire chi comanda politicamente purtroppo anche economicamente), e si attacca a una visione puramente burocratica e regolamentaristica dei problemi che si possono risolvere con un po’ più di buon senso e sicuramente risparmiando i soldi dei cittadini. (Dicono sempre che soldi non ce ne sono, e allora? Dateci retta. che è meglio). Metteteci delle piante “ad Hoc” e risparmiate soldi. Si risparmia e fanno lo stesso servizio. Anzi meglio “NON INQUINANO”. In tutti i sensi. Considerazione: Anche perché ogni quanti anni si farà una verifica della tenuta dei lavori fatti oggi? Qunidi meglio delle piante che dei “SASSI”. Ma possibile che nessuno arrivi a capire che si può fare meglio delle legge e dei regolamenti astrusi?Giuseppe Luti 25-01-2017 – Ore 13.54Giornata della Memoria.*