“Quello dei giorni alterni è un progetto lacunoso che mette in gravi difficoltà lavoratori e cittadini, per questo chiediamo che sia bloccato l’avvio del processo nelle province di Massa Carrara, Lucca e Pisa”. Il segretario generale della Uilposte Toscana, Renzo Nardi, dice no ai giorni alterni perché “è impensabile affrontare una riorganizzazione del PCL senza prima risolvere le enormi carenze che si sono verificate ad Arezzo e Prato, dove tutto il percorso è cominciato”.
“Poste Italiane – continua Nardi – si occupi di risolvere i problemi creati dal recapito a giorni alterni ad Arezzo e Prato, prima di allargarlo in altre aree della Toscana. Altrimenti le stesse carenze di personale e di qualità del servizio che si sono avute in quelle aree, e che abbiamo sempre denunciato con forza, resteranno invariate anche a Massa Carrara, Lucca e Pisa”.
“Crediamo inoltre – aggiunge il segretario della Uilposte Toscana – che sia molto grave l’atteggiamento dell’azienda che di fronte a una riorganizzazione così importante e impattante nei confronti dei lavoratori, non ritenga opportuno confrontarsi prima con i sindacati. Scavalcare l’ostacolo evitando il dialogo non è la strada giusta da perseguire”.
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