In occasione delle iniziative e delle celebrazioni in programma per la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dlel’Olocausto, pubblichiamo il diario che sta scrivendo del consigliere provinciale Nicola Boggi di Filecchio, partito per la Polonia con il “Treno della memoria”.
Primo giorno
Siamo partiti lunedì mattina dalla stazione di Firenze con una numerosa delegazione fatta di studenti provenienti da tutta la nostra regione. Un lungo e lento viaggio il nostro, quasi servisse a prepararci spiritualmente alle grandi emozioni che ci avrebbero atteso. Arriviamo al Brennero, traversiamo nella notte tutta l’Austria, per un breve tratto la Repubblica Ceca per poi entrare in Polonia alla mattina del giorno nuovo.
Arriviamo intorno alle dieci ad Oswiecim, il vero nome in polacco della città ritornato tale dopo la tremenda occupazione nazista. Ci dirigiamo sotto una leggerissima neve che ci dà il benvenuto in direzione di Auschwitz-Birkenau; oggi questo nome indica esclusivamente i tre campi di concentramento della città.
Dedichiamo tutta la prima parte della giornata alla visita ed all’ascolto silenzioso del racconto straziante delle testimonianze di quanto accade in quel tremendo cimitero senza tombe.
Ci accompagnano i ricordi e le parole delle sorelle Andra e Tatiana Bucci che proprio ad Auschwitz-Birkenau furono deportate con la mamma nella primavera del ‘44. Riescono precisamente ad indicarci quella che fu la baracca in legno dove vissero la loro prigionia.
Conclude la mattina una toccante cerimonia dove gli studenti pronunciano il nome il cognome di ogni deportato al momento dell’arresto e dove vengono recitate tre preghiere: una di origine sinta, una cattolica ed una ebraica.
Il pomeriggio ci spostiamo al cinema Kijow di Cracovia dove lo storico Givanni Gozzini ci guida in un incontro dedicato esclusivamente all’ascolto delle testimonianze, oltre che di Andra e Tatiana, di Gilberto Salmoni, Vera Michelin Salomon e Marcello Martini. Emozioni fortissime, lacrime e forti applausi da parte di tutti i ragazzi che hanno partecipato in un silenzio religioso. Saranno, saremo i testimoni di ciò che l’uomo non deve dimenticare mai.
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