Nella tradizione cristiana i Magi erano astronomi e sacerdoti, che secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12) giunsero da Oriente a Gerusalemme seguendo il loro astro, per incontrare il re dei re.
Noi immaginiamo di vederli seduti a tavola lungo la via, nelle tappe sulla costa del Mediterraneo, tra la gente dei villaggi Berberi, nelle tende del deserto, nelle locande dove i pavimenti di terra battuta sono ricoperti da preziosi tappeti di lana tessuti a mano.
Se da Barga scendiamo verso Trapani, ci troviamo a solcare lo stretto di Sicilia sino a Tunisi.
Il nostro viaggio inizia da lì, il 23 dicembre, e finisce a Betlemme il 6 gennaio, percorrendo le tappe in senso inverso, da Occidente a Oriente.
Intanto conosciamoli e, soprattutto, conosciamo i loro gusti…
Gaspare era di origine greca per cui, di sicuro adorava lo yogurt.
Melchiorre era il più anziano, dedito quindi alle zuppe e ai cibi morbidi.
Baldassarre era babilonese, abituato ad ogni delizia, essendo un re oltre che un sacerdote.
Cercheremo di ospitarli preparando per loro un piatto al giorno che possa rigenerarli dal lungo viaggio, non appesantire i loro stomaci, solleticare le loro papille.
Sappiamo anche che oltre all’oro, all’incenso e alla mirra, portavano con loro alcune spezie, tra cui pepe e cannella. Ingredienti che sfrutteremo.
DA TRAPANI A TUNISI – 23 dicembre
Dopo un lungo viaggio in mare, occorre reidratarsi, mangiando saporita verdura di stagione. Niente di meglio che un piatto noto in tutto il Nord Africa, la CHEBTIA.
Siamo nella Medina di Tunisi, una delle più belle del Nord Africa. All’ingresso, sotto una grande volta, ci apprestiamo ad entrare nelle cucine di un vecchio caravanserraglio. C’è profumo di spezie e di datteri.
Solitamente per questa ricetta vengono usate le fave, ma in questo periodo dell’anno, possiamo pensare anche alla zucca, ai broccoli, ai cavolfiori. Sì, direi che tra tutti, i cavolfiori sono i più corroboranti. E, per dare un contentino a Gaspare, accompagneremo il tutto con un cucchiaio di yogurt. Melchiorre riuscirà a masticare molto bene e ne sarà felice. Baldassarre è quello più difficile da accontentare, ma riusciremo a pensare anche a lui.
Ingredienti per quattro persone
Direte voi, perché 4 se i magi sono 3? Perché voi siete il cuoco o la cuoca e una porzione tocca anche a voi.
100 gr di prezzemolo fresco
1 spicchio d’aglio oppure un pizzico di peperoncino
4 scalogni
250 gr di cavolfiore bollito ma non troppo. Chi preferisce può usare le fave secche. La zucca se molto asciutta. I broccoli bolliti ma non troppo
6 uova
2 cucchiai di curcuma (chi non la trovasse può usare lo zafferano, un cucchiaino in polvere)
Pane grattugiato
Procedimento
Fate accomodare i vostri ospiti ed offrite loro da bere. Intanto preparate la CHEBITA.
Fate bollire le verdure e passatele al mulinex. Aggiungete l’aglio tagliato a fettine (rosa preferibilmente, è più delicato) o il pizzico di peperoncino, gli scalogni affettati fini o tritati con la mezzaluna (la mezzaluna ai magi piacerà moltissimo, potete fare tagliare a loro gli scalogni) la curcuma e, infine le uova. Quando il vostro robot avrà amalgamato tutto, regolate di sale e, per accontentare Baldassarre, macinate sopra il tutto un bel po’ di pepe nero al momento. Se l’impasto risultasse troppo fluido correggete con pan grattato (di cui Melchiorre è ghiotto).
A questo punto, sempre conversando con loro, preparate delle palline con le mani, della grandezza di una pallina da ping pong. Rotolatele nel pan grattato e lasciatele riposare per una decina di minuti su una superficie infarinata, dopo averle delicatamente appiattite con le mani.
Approfittate per prendere un the e rilassatevi, parlando della traversata e dei progetti per la Terra Santa.
All’ora di cena mettete una padella sul fuoco e friggetevi le polpette, che dovranno risultare belle dorate. Scolatele e passatele sulla carta da cucina. Accompagnatele con riso in bianco o con couscous. Una coppetta di yogurt bianco in mezzo alla tavola farà contento Gaspare. Se poi avrete esagerato con il peperoncino, lo yogurt calmerà i bruciori. Il couscous è una tradizione. C’è chi semplicemente lo bagna con acqua bollente, chi lo fa bollire un paio di minuti, chi lo getta nell’acqua bollente e spegne il fuoco. Fate come meglio preferite.
Se riuscite a trovare il Thibar, un raro vino tunisino, i magi saranno al settimo cielo. Viceversa, offrite loro un pinot nero. Ottimo quello dell’azienda agricola il Melograno di Gallicano. .. in stiva abbiamo veramente di tutto e siamo partiti molto equipaggiati…
Fine prima tappa
Tag: mediterraneo, chebitia, ricette
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