Stanno arrivando da qualche tempo alcune comunicazioni per l’avvio di procedimenti amministrativi riguardanti una quarantina di licenze edilizie concesse dall’Amministrazione Comunale e delle quali non è masi stata comunicata all’ente l’avvenuta ultimazione delle opere. I procedimenti rientrano nell’azione annunciata dall’Amministrazione Comunale in sede di approvazione del bilancio, dove appunto rese noto che sarebbero state regolate una serie di situazioni ancora aperte.
I primi provvedimenti sono stati quelli noti riguardanti le insegne. Ma si sapeva che si sarebbe intervenuto tra le altre cose anche sulla questione licenze edilizie. Gli avvisi inviati riguardano la richiesta della copertura di una parte del costo di costruzione dovuto per pratiche edilizie aperte dagli anni ’80 fino al 1995. in quegli anni il costo di costruzione veniva pagato per il 40% al rilascio della concessione edilizia e per il 60% al momento della comunicazione di chiusura e di abitabilità dell’opera realizzata, ma in alcuni casi la comunicazione della chiusura dei lavori non è mai arrivata al comune.
Le comunicazioni riguardano meno di 50 casi ed i provvedimenti che potrebbero essere richiesti vanno da alcune centinaia di euro, nella maggior parte dei casi, fino a 4-5000 euro in casi più rilevanti. Si tratta comunque di importi proporzionali agli oneri di urbanizzazione necessari per gli interventi richiesti; del 60% degli oneri ancora non pagati più gli interessi. “Ora dall’ufficio tecnico sono partite le comunicazioni di avvio del procedimento.
“Si tratta – come spiegato da Alessandra Orsi per l’ufficio tecnico del Comune di Barga, insieme al sindaco del comune di Barga, Marco Bonini – solo dell’avvio del procedimento e non di un provvedimento esecutivo di pagamento. Questo comporta peraltro che su quelle pratiche edilizie ancora aperte, non è stata ancora concessa l’abitabilità da parte dell’Amministrazione Comunale”.
“Abbiamo evitato tutte le sanzioni connesse a questi casi e per un certo tempo abbiamo anche pensato di non richiedere nemmeno gli interessi, ma su questa strada non è stato possibile procedere perché si sarebbe trattato di un danno dei confronti dell’erario – spiega invece il sindaco Marco Bonini –. C’è tempo dieci giorni, dopo la ricezione della comunicazione per recarsi presso gli uffici competenti e chiarire meglio la situazione e comunque sia per l’avvio vero e proprio del provvedimento amministrativo non partiremo prima di un mese. Le comunicazioni servono proprio per aprire un confronto, un dialogo aperto e collaborativo con i cittadini interessati. Peraltro prima dell’invio di queste comunicazione ci sono stati anche alcuni incontri preventivi con i professionisti e con gli addetti ai lavori, per spiegare nel dettaglio questa operazione “
“Le comunicazioni – dice ancora Alessandra Orsi – chiedono solo di recarsi presso i nostri uffici e di esaminare con noi la situazione. Per alcune di queste pratiche, come quelle in cui i lavori richiesti non sono mai stati effettuati, si procederà all’immediata archiviazione; per quelle situazioni in cui i lavori sono stati ultimati, ma non c’è stata la comunicazione di chiusura, spiegheremo nel dettaglio tutta la situazione e come procedere con la regolarizzazione della pratica che peraltro permetterà anche di ottenere quella abitabilità; sanando con il solo pagamento di parte degli oneri e interessi tutte le situazioni annesse e connesse”.
Tra chi ha ricevuto le comunicazioni c’è già chi ha deciso di intraprendere le vie dell’opposizione. Qualcuno ha già scritto al Comune dichiarando che i presupposti per l’avvio del procedimento non sussistono perché la prescrizione degli oneri di urbanizzazione e dei contributi commisurati è di 10 anni ed in questi casi tale termine si è già superato.
Secondo il tecnico Alessandra Orsi però qui non ci troviamo di fronte a tempi di prescrizione che decorrono dal momento in cui è stato rilasciato il certificato di abitabilità, che in questo caso non è stato rilasciato in quanto la pratica mai chiusa.
“Tutto questo rientra comunque nella logica di sistemare le pratiche ed i rapporti in essere i tra uffici e cittadini – conclude il sindaco – L’amministrazione non vuole perseguire i cittadini, l’ho detto e lo ripeto, però è nell’interesse di tutti sistemare e sanare le situazioni non in regola. Siamo però al solito ragionamento: resta il fatto che questi sono soldi dovuti per lavori richiesti; che ci si è impegnati a pagarli richiedendo la licenza a costruire. Certo è che anche in questo caso – riconosce il sindaco – la mancanza di un reale collegamento tra i vari uffici comunali non ha permesso di rendersi conto prima di situazioni non ancora regolarizzate come questa. Ma anche grazie a questo intervento sarà possibile risolvere un altro cosiddetto bug dei collegamenti tra gli uffici comunali e soprattutto si permetterà di regolarizzazione una situazione che ora non è in regola. Ricordando che ad esempio la conformità urbanistico-edilizia e amministrativa è presupposto di commercializzazione del bene. Che senza un’abitabilità non può essere insomma messo in vendita”.
Tag: urbanistica, insegne, oneri di urbanizzazione, licenze edilizie, pratiche, abitabilità
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