Lavori ISI Barga. Per Marchetti ( Forza Italia) assurdo spendere 230 mila euro per smaltimento e bonifica legati a vecchia caldaia del Magistrale

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“Quando le scuole provinciali vivono in situazioni di precarietà e in certi casi di pericolosità, spendere 230mila euro per una cisterna in disuso non è fuori logica?”

Così Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale, all’attacco per i soldi che la dovranno essere spesi per la bonifica legata allo sversamento di una cisterna di gasolio nell’area dell’ex istituto magistrale di Barga.

Il fatto è venuto alla luce nelle settimane scorse, dopo la notizia dello stop ai lavori per la realizzazione dell’ala centrale dell’edificio ISI 1 di Barga, dopo la demolizione del vecchio edificio, nato negli anni ’60 come Istituto Magistrale e divenuto la sede centrale delle scuole dell’Isi di Barga.

I lavori si erano sospesi questa estate dopo che era stata rinvenuta una vecchia caldaia a gasolio, dismessa nel 2001, ma che nel frattempo si era svuotata con uno sversamento di idrocarburi nel terreno che ha richiesto una bonifica dell’area. E’ stato necessario avviare un complicato iter burocratico che ha permesso di mettere insieme i soldi necessari stanziati dalla regione Toscana dopo la riunione della conferenza dei servizi. Con i lavori per la costruzione del nuovo edifici ancora fermi in attesa di smaltire tutto l’iter legato a questo nuovo grattacapo

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale ha protestato però vivacemente nei confronti di un provvedimento portato recentemente all’approvazione dalla maggioranza del consiglio provinciale che prevede una spesa totale, per questa operazione, di 230 mila euro.

“Quanto portato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio provinciale – afferma Marchetti – è veramente strabiliante e potrebbe cambiare le abitudini lessicali della provincia di Lucca. Infatti non si userà più dire “costa quanto il Serchio ai lucchesi” per definire una spesa assolutamente sproporzionata e insostenibile, ma verrà detto “Costa quanto la cisterna di gasolio dell’Isi di Barga”.

La metto sull’ironia perché non sono un magistrato civile o della Corte dei Conti, altrimenti mi metterei a fare altre ricerche. Tutto questo l’ho sottolineato durante la seduta, nell’imbarazzo generale, in primis del presidente Menesini.

Entrando nel dettaglio, si tratta della richiesta alla Regione Toscana, nell’ambito del piano triennale regionale di edilizia scolastica, di un contributo da inserire nel contesto della costruzione della nuova sede dell’ISI di Barga. Per bonificare il sito, vengono richiesti 230mila euro per sostenere la prima fase di analisi e indagini per il piano di caratterizzazione e analisi del rischio, come si legge nel provvedimento portato in consiglio provinciale. Si tratta di bonificare un’area dove è stata rinvenuta una vecchia cisterna a gasolio, che non funziona più dal 2001, quando ne era stata installata una a metano. Quando è stata rimossa è stata notata una estesa infiltrazione di idrocarburi e si è proceduto con questa richiesta.

I costi fissati sono notevolissimi: 121mila euro per lo smaltimento delle terre di scavo, 83.500 euro di spese tecniche per geologo, ingegnere e chimico e 25mila per eventuali spese aggiuntive. Sinceramente mi pare troppo e non vorrei che fra qualche anno emergessero problemi per queste valutazioni esagerate.

Quando le scuole provinciali vivono in situazioni di precarietà e in certi casi di pericolosità, spendere 230mila euro per una cisterna in disuso non è fuori logica? Mi fermo qui, sperando di non dover aggiungere altro fra qualche tempo”.

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