Tredici studenti della Quinta Liceo delle Scienze Umane, accompagnati da due insegnanti, hanno fatto nei giorni del 18 e 19 dicembre un’esperienza memorabile. In così poco tempo sono entrati in un pezzetto di mondo che forse va nella giusta direzione per un futuro possibile: quella dell’armonia fra l’uomo e la natura e della ricerca di una saggezza che ci permetta di stare con gioia e spirito di comunità entro i limiti che la natura ci pone.
Al mattino di domenica 18, dopo l’arrivo a Firenze in treno, i ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, hanno potuto fare la spesa alla Fierucola di Piazza Santo Spirito, un antico mercato contadino di origine medioevale che era stato interrotto a metà Ottocento e che poi è rinato negli anni ’80 per opera di Giannozzo Pucci e dei suoi collaboratori. Lì, grazie a Giannozzo che li accompagnava, i ragazzi hanno potuto conoscere diversi coltivatori del contado fiorentino. Ad esempio Giovanni che, ritornato alla terra, ha raccontato loro della sua avventura di recupero e coltivazione di grani antichi e poi, con la sua farina e nel suo forno, del suo lavoro di preparazione di un pane che, mi dicono, è il più buono di Firenze.
In tarda mattinata i nostri studenti hanno potuto visitare l’orto sinergico senza pesticidi realizzato da Giannozzo due anni or sono sulla terrazza di palazzo Pucci, in Via de’ Pucci, 4. Qui Tommaso, collaboratore di Giannozzo e membro della rete di custodia e scambio di semi, ci ha parlato sapientemente delle varietà antiche di ortaggi, delle consociazioni fra piante, dell’utilizzo di tagete e calendula per tenere lontani i parassiti, della storia del levistico, il sedano antico con cui i soldati rimani condivano la loro razione di farro. Tutto questo di fronte ad una visione mozzafiato della cupola del Brunelleschi, così vicina all’orto che sembrava quasi di poterla toccare con la mano.
Nel primo pomeriggio i ragazzi hanno poi ascoltato dalla bocca di Giannozzo il racconto della sua vicenda di padre dell’ecologismo rurale italiano e toscano e di editore nella storica casa editrice LEF di cui è proprietario dal 2002 (è la Libreria Editrice Fiorentina, famosa per aver pubblicato tutti i libri di Don Milani). In questo dialogo i ragazzi hanno potuto intuire la fecondità del suo lavoro intellettuale che affonda le radici nella tradizione popolare toscana per allargarsi ad esperienze nazionali ed internazionali di ecologismo profondo per un futuro possibile.
Trasferitisi ad Ontignano, nel comune di Fiesole, i ragazzi hanno incontrato Mario Rogai, autore di un libro della LEF. Mario li aspettava in una stanza in penombra nella cantina della casa contadina di Giannozzo, in mezzo al bosco, per parlare con loro dell’esperienza umana del silenzio e della meditazione come dimensioni antropologiche che si esprimono nelle varie tradizioni religiose e culturali, in maniera pressoché universale, dimensioni di cui l’uomo contemporaneo ha un bisogno vitale. Una piccola esperienza di meditazione ha concluso l’incontro.
A quel punto i ragazzi hanno iniziato a preparare la zuppa nella cucina insieme a noi insegnanti e a Benedetta, la moglie di Giannozzo, usando e le verdure, il pane e i ceci comprati al mattino alla Fierucola. Dopo c’è stata la cena condivisa, la gioia di un dialogo umano sereno, senza intrusioni tecnologiche, in un’esperienza di comunità che mette tutti a proprio agio e agevola il benessere vero di chi ne partecipa.
Lì i ragazzi hanno capito cos’è l’ospitalità, che non si compra sul mercato perché è per sua natura un dono, hanno vissuto l’esperienza della convivialità, dell’attenzione gratuita e disinteressata ai bisogni della persona e del gruppo. Hanno infine dormito in sacco a pelo nelle camere dei figli di Giannozzo, Maria Novella e Giacomo.
Al mattino del lunedì i ragazzi hanno potuto partecipare, in piccoli gruppi, alle attività educative dell’Asilo nel bosco di Ontignano, fondato da Giannozzo e da sua moglie Benedetta più di dieci anni fa, e della neonata Scuola nel Bosco secondo il metodo Montessori. Nel grande orto di Ontignano, dietro la casa, hanno appreso da Tommaso come si coltiva la terra in modo naturale trattandola non come supporto fisico da spremere per una maggiore produttività ma “cospirando” con lei per ricevere i suoi frutti mantenendone nel contempo la fertilità. Alcuni hanno poi aiutato Tommaso a raccogliere la bietola per un GAS locale e poco più in là hanno visto le pianticelle verdi di grano appena spuntato, varietà di grani antichi che si mescolano e si contaminano per dar luogo a piante più resistenti e più adatte al contesto locale.
Tornati a Firenze dopo pranzo, nella stanzina della libreria LEF in Palazzo Pucci, Giannozzo ha esposto a me, l’insegnante, il suo progetto di Liceo della Sostenibilità.
Un progetto visionario, per certi versi, ma con tanti passi verso la realizzazione già fatti. Un progetto educativo che parte da una visione politica per una città nuova. In esso vengono messi al centro i giovani, che oggi sono vittime dell’avidità del mercato, e che invece devono essere presto messi in grado di affrontare i cambiamenti prossimi senza farsene travolgere. “Siamo in un’epoca unica – scrive Giannozzo in una sua lettera pubblica – non solo nella storia ma anche nella preistoria e in tutto il periodo della presenza umana sulla terra: l’epoca del veloce cambiamento climatico dovuto al degrado della qualità dell’aria a causa delle attività dei consumi. Non si può continuare a buttar via il tempo, a bestemmiare il tempo. Ogni minuto di ciascuno di quei ragazzi è prezioso e non ci si può permettere di insegnar loro in teoria rimandando l’apprendimento fisico delle cose necessarie a quando saranno laureati”.
Nel viaggio di ritorno, sul treno eravamo trasognati, soddisfatti, sereni. Avevamo vissuto un’esperienza che ci aveva cambiato. Ora speriamo di poter proseguire questa collaborazione fra l’ISI di Barga e la Libreria Editrice Fiorentina, iniziata quasi per caso ma rivelatasi promettente tanto che viene voglia di riprenderla con altri studenti e con nuove prospettive.
Tag: ISI Barga, firenze, otnignano, Giannozzo Pucci, LEF
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