(nella foto particolare di uno degli arazzi dedicatyo all’emigrazione bargo-scozzese del “tapestry” sulla diaspora scozzese prsentato in mostra anche a Barga nel 2015)
Una interessante tesi è stata discussa presso la Fondazione Campus dove si tengono i corsi di Laurea in Scienze del Turismo.
Già il titolo: “La città più scozzese d’Italia. Barga-Scozia, flussi migratori e turismo di ritorno” ci fa capire l’importanza che quel lavoro riveste per il nostro Comune. Relatore il professor Duccio Canestrini, la tesi è stata presentata da Thomas Tavella che ha ottenuto una lusinghiera votazione , a conferma del valore del lavoro svolto.
E’ stato il professor Canestrini a indirizzare il suo giovane allievo verso il tema dei rapporti tra Barga e la Scozia, che sono stati indagati ponendo al centro il movimento turistico che si è sviluppato tra il nostro Comune e la Scozia. Un’attenzione specifica è stata assegnata all’opera svolta dal Giornale di Barga che sin dalla sua fondazione, nel 1949, ha fatto del collegamento con i barghigiani all’estero la ragione forte della sua esistenza.
Ed è stato ricordato come la nascita del Giornale diretto da Bruno Sereni fu resa possibile anche grazie al consistente sostegno materiale che gli giunse dai bargo-scozzesi, coinvolti e mobilitati dal sig. Fredy Corrieri di Paisley che per anni è stato il rappresentante del Giornale in Scozia.
Venendo a tempi più vicini a noi il dottor Thomas Ravella ha saputo mettere in evidenza i risultati ottenuti dal grande sforzo delle Amministrazioni Comunali guidate dal professor Umberto Sereni, che con i gemellaggi, le manifestazioni, gli incontri seppe creare un forte movimento di interesse per la cittadina, “the most Scottish town in Italy”.
E’ stato così adeguatamente valorizzato il contributo recato alla conoscenza di Barga tra gli scozzesi dal pittore John Bellany e dall’ex sindaco di Glasgow Alex Mosson. Ed ugualmente è stato apprezzato il valore simbolico della presenza di monsignor Conti, barghigiano d’origine, alla guida della Chiesa cattolica di Scozia ed è stata evidenziata la straordinaria popolarità conquistata presso le giovani generazioni dal cantante Paolo
Nutini, che in ogni occasione ha sempre voluto ricordare la sua discendenza barghigiana, facendo derivare la sua passione per la musica dall’eredità avuta dal nonno, l’indimenticabile Jackie Nutini.
Come è facilmente comprensibile la tesi del dottor Tavella è una vera e propria miniera di notizie e di curiosità che servono ricostruire la storia della nostra “scottish connection” ed anche per questo motivo, mentre rivolgiamo al neolaureato le nostre più calorose felicitazioni, facciamo voti perché presto la sua tesi possa tradursi in una pubblicazione. Che servirà senz’altro a rafforzare i legami tra Barga e la Scozia.
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