Approvato il piano straordinario per la manutenzione della rete viaria provinciale: 1,2 milioni di euro

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Ammonta ad 1,2 milioni di euro il plafond economico destinato al nuovo Piano di manutenzione straordinaria delle rete viaria provinciale approvato oggi (mercoledì 7 dicembre) con un decreto deliberativo firmato dal presidente della Provincia Luca Menesini.

Si tratta, in particolare, di una serie di interventi di adeguamento, miglioramento e messa insicurezza lungo gli oltre 650 km di strade di competenza dell’ente di Palazzo Ducale che necessitano di interventi urgenti e non più rimandabili e che l’Ufficio tecnico provinciale ha così ripartito: 80mila euro per l’adeguamento dell’intersezione tra la sp n. 57 della passerella di Ponte all’Ania e la sr 445 della Garfagnana; ben 840mila euro per nuove asfaltature a guardiavia, 120mila euro per la segnaletica stradale e ulteriori 160mila euro per la sistemazione, lo svuotamento o la sostituzione delle barriere e reti paramassi già installate sui versanti montuosi a protezione delle strade.

“Garantire strade sicure è una nostra priorità – dichiara il presidente Menesini -. I chilometri di strade sono tanti, e l’obiettivo è, intervento dopo intervento, riuscire a migliorare la situazione per dare ai cittadini una rete stradale adeguata. Nell’immediato apriremo i cantieri sulle arterie che necessitano di lavori più urgenti, che sono soprattutto nelle zone pedemontane e montane. Allo stesso tempo, gli uffici già stanno predisponendo un cronoprogramma dei vari cantieri, cercando di aprirli e chiuderli nelle fasce orarie e nei periodi che recano meno disagio ai cittadini. Per me questa operazione è una delle più importanti, perché la sicurezza e bellezza delle strade migliora la qualità della vita delle persone”.

Ricordiamo che la Provincia (che ha mantenuto una delle proprie competenze propria sulla viabilità) gestisce complessivamente 650 km di strade di cui 110 rappresentati dalle strade regionali e 540 da quelle provinciali. Di queste, 270 chilometri sono situati in zona pedemontana, 200 in zona montana e 180 in pianura. E sono le strade dell’area montana a presentare la maggiori criticità perché soggette a danni creati da fattori climatici, ma anche alla morfologia stessa del territorio.

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