Terremoto: in 60mila vivono in comuni a forte rischio in provincia di Lucca

- 1

Giornata del Ringraziamento nel segno della solidarietà per le popolazioni terremotate del Centro Italia. La 66esima festa dell’agricoltura si trasforma quest’anno in una grande opportunità di riflessione e di altruismo all’indomani dei violenti sisma che hanno colpito duramente anche agricoltori ed allevatori di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Un rischio con cui tutti i giorni fanno anche i conti 60mila abitanti in provincia di Lucca, il 17% della popolazione provinciale, che vivono in 22 comuni classificati in zona 2, ovvero in un’area dove possono verificarsi forti terremoti.

A dirlo è Coldiretti Lucca sulla base dell’analisi del report della Protezione Civile in occasione tre appuntamenti con la Giornata del Ringraziamento in programma in provincia di Lucca. La prima domenica 13 novembre a Lammari, nel Comune di Capannori presso la Parrocchia S. Jacopo con la Santa Messa alle ore 11.00 seguita dalla benedizione dei frutti della terra e dei trattori. Le altre due celebrazioni sono invece in agenda domenica 20 novembre a Castelnuovo Garfagnana e domenica 4 dicembre a Pietrasanta. “Il nostro territorio – analizza Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca – è molto fragile e dobbiamo averne cura. Di fronte a questi eventi è sempre difficili essere preparati e l’unico sentimento che possiamo provare è quello dell’impotenza. Abbiamo deciso di dedicare la Giornata del Ringraziamento a tutti i nostri colleghi imprenditori ed agricoltori terremotati: nel corso dei tre eventi proseguiremo nell’azione di sostegno che a livello regionale ci ha visti impegnati in prima linea. Stiamo lottando contro il tempo per dare la possibilità agli allevatori di stare vicino ai propri animali con container, roulotte o moduli abitativi ma servono anche ricoveri sicuri per il bestiame. L’inverno è già iniziato”. Tutti coloro che intendono offrire le loro disponibilità sono invitati a rivolgersi all’ufficio Coldiretti più vicino. Per aiutare le aree rurali è anche attivo uno specifico conto “Coldiretti Pro Terremotati” (Iban: IT 74 N 05704 03200 000000127000)

Tema centrale della Giornata del Ringraziamento è, a fianco della solidarietà, quello del ruolo degli agricoltori custodi del territorio: “lavorare la terra – spiega ancora Genovali – è un impegno formativo ed educativo indispensabile per una sana nutrizione che recupera la sobrietà delle tradizioni alimentari, apre spazi di diversificazione a favore delle produzioni tipiche locali e risponde alle domande della società civile”. Parole che sono la naturale conseguenza di quello che è stato il filo conduttore della Giornata del Ringraziamento dello scorso anno dedicata alla tutela del suolo: oggi siamo chiamati una volta di più “all’importanza dell’agricoltura per il futuro di una famiglia umana sempre più bisognosa di cibo sano e sufficiente”. A caratterizzare da sempre la festa dell’agricoltura è la sfilata dei trattori lungo le strade cittadine, la Santa Messa e la benedizione dei frutti della terra. “E’ un momento di riflessione e preghiera importante ma anche di aggregazione. – spiega Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Lucca – La Giornata del Ringraziamento è una ricorrenza sentita dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza. Sarà anche l’occasione per fare il punto sulla stagione agricola ben consapevoli che il compito degli agricoltori è sempre più quello di custodire e produrre cibo per tutti in maniera responsabile, rispettosa e sostenibile”.

Tag: , ,

Commenti

1


  1. R: Terremoto: in 60mila vivono in comuni a forte rischio in provincia di Lucca
    Se siamo 60 mila ad essere quelli che vivono a forte rischio in provincia di Lucca. Quanto scritto sopra che cosa ci vuole dire? Sarebbe opportuno che i vari comuni e provincie (sempre che esistano) si dessero da fare per dare soldi a coloro che vogliono mettersi al riparo, magari facendo della prevenzione antisismica sulle abitazione. E senza orpelli burocratici perchè, credo che se avessero soldi da spendere, già si sarebbero messi al riparo, ma i soldi non ci sono e quindi se ce li danno ci mettiamo al sicuro. altrimenti tutti i discorsi di questo articolo fanno a farsi friggere.Giuseppe Luti. 13.11.2016 – ore 18.21*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.